Gli animali sono meglio degli uomini.
Almeno non sostengono ‘ste cazzate.
Arrendiamoci, viviamo in un’epoca in cui il “primo mondo” ha raggiunto e superato un benessere tale per cui anche chi non se la passa benissimo può e sente il dovere di legarsi a pensieri differenti da quelli che ci hanno portato fin qui.
Un’attività fondamentale nell’evoluzione umana: se stessimo ancora pregando il dio fuoco di scaldarci casa staremmo freschi, se mi passate il gioco di parole.
Il problema è che mentre questo processo di ricerca dell’alternativa è stato dettato in passato dall’esigenza di migliorare condizioni per lo più critiche, proprie e comunitarie, oggi a muovere le leve del pensiero “differente” è una sorta di aborto di egoismo mascherato da interesse per il tutto.
Intendiamoci, che la carenza di filosofia sia una delle principali colonne mancanti nel crollo della società è palese, che la filosofia che dovrà salvarci sia invece qualcosa come “gli animali [pucciosi] sono meglio degli umani” o un qualsiasi pensiero magico da Otelma a Gesù, è tutto da dimostrare. Dove per “dimostrare” intendiamo “debellare come una delle peggiori malattie dell’umanità”.
Perché di questo si tratta, un paio di generazioni contagiate dal virus del pensiero illogico, e non illogico tipo “crazy little thing called love”, illogico tipo “la vita di un topo vale più di quella di un essere umano” o “tutti quelli che vogliono curarci vogliono truffarci, quindi dobbiamo lasciarci morire” o “c’è un’entità superiore che decide tutto”.
Una piccola parte dell’umanità studia, ricerca, esplora, investe intere esistenze alla volta del più piccolo vantaggio, di quel passo che possa portarci verso il futuro che abbiamo sempre sperato, quello in cui poter esistere oltre gli attuali limiti, quello in cui ognuno possa davvero essere importante, non come un poster motivazionale, ma come partecipazione allo sviluppo e alla ricchezza esistenziale.
Il resto dell’umanità invece rompe il cazzo.
La ricerca e lo sviluppo ci hanno aperto le porte della conoscenza, ci hanno dato tutti gli strumenti per sapere, capire e affrontare nuove sfide, per crescere. E per fare i deficienti. Un po’ come dei figli di papà avremmo potuto accedere ai migliori studi, scegliere di diventare qualsiasi cosa, pure Batman. E invece abbiamo deciso di essere Lapo.
Ma più cacacazzi.
Così, le vite incomplete e inutili di una notevole quantità di persone diventano veicolo di malattie sociali, devianze il cui effetto minimo è quello di rallentare lo sviluppo dell’umanità.
Questo è il prezzo del crescere senza uno straccio di piano, a meno che il piano non fosse quello di creare semplicemente un grande zoo di animali da soma a basso costo. Ma qui sconfiniamo nel complottismo. Dove hey, trovo davvero un sacco di gente! Ognuno a ribadire quanto ogni altro essere umano sia più stronzo di lui, tanto che qualsiasi animale domestico è meglio.
Come sempre, alla fine della fiera delle parole superflue l’unica richiesta per l’umanità è la tendenza alla coerenza, una cosa tipo “se gli animali sono meglio degli uomini ammazzati e fatti mangiare da un branco di randagi”, “se dio decide tutto smettila di mangiare e scopri cosa ha deciso per te”, “se le malattie sono una fantasia per farti comprare farmaci inutili, non comprare farmaci”, ma questo sarebbe molto anti sociale, quindi l’appello sarà: “a San Valentino bacia un gatto” almeno chiudo il pezzo richiamando al titolo insensato e se funziona mi aiuto a dare un’altra sgrossata agli aggiornamenti di Facebook.
E comunque meglio che 50 sfumature di nero.
[D.C.]