Scegliete voi quale vi garba di più.

collodipapero

Ormai l’avrete letto tutti, del casino che è a seguito dell’ennesima causa per diffamazione a carico di Beppe Grillo, denuciato dal PD per un articolo sul suo blog. Che il megafono\titolare\padrone\leader del movimento sia indagato per diffamazione non è una novità. Grillo ha patteggiato per nel 2003 per le offese alla Montalcini e ha altre tre condanne, più recenti, per lo stesso reato. “L’onestà andrà di moda”, certo, ma nel frattempo la faccia di culo rimane un evergreen.

La cosa ganza, a questo giro, è che Grillo si è infilato in un ginepraio di schiaffi da cui uscirà indenne solo nella mente dei suoi seguaci più lobotomizzati. Adesso è il momento di vedere se i coglioni sono un paio, come dovrebbe essere in natura, o sono la maggioranza, come sostengono i più feroci detrattori dei cinquestelle. Dell’argomento hanno già parlato in tanti, ma io non voglio dimostrare che Grillo è uno stronzo, o ha torto, o chissà che: voglio chiedere una cosa a chi lo vota e lo sostiene.

Intanto mettiamo qualche puntino sulle i. Tutte le informazioni che troverete provengono da una fonte che crediamo che anche il grillino più oltranzista giudicherà affidabile: la fonte è il primo magazine solo online, nonché il blog più letto d’Italia, nonché la sede del Movimento più famoso dello stivale, ossia il sito http://www.beppegrillo.it

Siccome, come sostengono da anni i fan della democrazia liquida 2.0 di stocazzo, “la rete ricorda”, è chiaro che anche se cambi qualcosa sul tuo blog ci sarà sempre qualcuno che ha fatto un backup delle tue pagine. Luttazzi lo sa bene, è inutile che correggi il tiro se qualcuno ha screenshottato o ancor meglio scaricato il codice sorgente delle tue pagine. Per nostra fortuna, sia David Puente che Matteo Flora hanno fatto un po’ di controlli e salvataggi, non sia mai che sbadatamente qualcuno provi a cambiare le pagine del blog in oggetto. Sapete, noi siamo per l’onestà e la trasparenza, crediamo nell’assoluta buona fede di chi potrebbe aver distrattamente provato a correggere le pagine incriminate, ma per sicurezza ci siamo scaricati i backup, che non si sa mai.

Dunque, cominciamo coi fatti.

  1. L’intestatario del dominio è Emanuele Bottaro, amico di Grillo, che registrò il dominio per fare un favore al comico. Bottaro, per questo motivo, è già finito sotto processo. A gestire il sito, nominalmente, è la Casaleggio Associati. Beppe Grillo di fatto non ha mai chiarito esattamente quali siano i rapporti tra la società di Casaleggio, il Movimento e il proprio sito: dovrà farlo davanti ai giudici.
  2. La titolarità degli account social è in mano alla Casaleggio Associati, anche se c’è un’anomalia: l’account Google+ è registrato come verificato con l’ID numero 100316447977798313854 ed appartiene a Beppe Grillo “persona”. La cosa è interessante perché nell’articolo incriminato l’ID di Google+ è quello collegato all’autore dei post, come chiaramente evidenziato dal codice sorgente del sito.
  3. Il titolare del blog è Beppe Grillo. È scritto chiaramente nell’atto costitutivo dell’associazione Movimento 5 Stelle. Quindi: o Grillo è titolare del blog, o è lecito assumere che l’atto costitutivo del Movimento è carta straccia. Fate voi.
  4. Beppe Grillo è il fondatore e il presidente dell’associazione “MoVimento 5 Stelle”. Questo è importante perché in un’associazione, anche non riconosciuta, il presidente (e in subordine i dirigenti) ha una serie di responsabilità, fra cui quelle fiscali e tributarie e quelle penali.
  5. Grillo risulta come titolare del blog anche in una serie di documenti legalmente validi, come l’informativa sulla privacy e le l’homepage del sito.

Dette queste cose, tutte prese da documenti e codici che stavano direttamente sul sito dello Beppe Grillo, veniamo al dunque. Lo so cosa stanno pensando molti di voi:

“Ma il blog è intestato a un altro!!!”

Segate. Se venisse fuori che Renzi ha infranto la legge ma la fa franca perché ha intestato qualcosa a sua nonna, direste tutti giustamente che è un pezzo di merda. A parte il fatto che io posso essere titolare di un dominio, ma avendolo ceduto a terzi ho ceduto anche la responsabilità dei suoi contenuti, possiamo concordare sul fatto che Bottaro sia un signor nessuno rispetto alle attività del Movimento? Ha mai detto o fatto qualcosa in nome del Movimento? Al massimo è uno scudo umano. Ora, i casi sono 2: o Grillo non scrive i suoi post, Bottaro o chi per lui è il suo ghost writer e il Movimento è un’immensa presa per il culo, oppure Grillo usa un amico come scudo umano per pararsi il culo e non prendersi la responsabilità dei reati che commette. Scegliete voi quale vi garba di più.

“Gestisce tutto la Casaleggio Associati!1″”

Sicuramente alcune cose vengono gestite dalla Casaleggio Associati: il clickbaiting sulla pagina Facebook di Grillo è identico a quello de La Fucina e TzeTze, c’è proprio la “firma” tipica del venditore di web-fuffa. Però a questo punto si pone un quesito: se Grillo non è responsabile e ha delegato tutto a Casaleggio (senior prima, junior poi) e anche se rimane la questione della titolarità del blog, che è stabilita da un contratto, su cosa si basa la politica del Movimento? Sono idee di Grillo, o è tutta una montatura? Tutte quelle brutte storie su espulsioni, calcoli politici economici, votazioni farlocche, sono davvero false? Non c’è modo di sapere, il Movimento, in mano a chi è? O Grillo è quello che guida il Movimento e ne detta la linea, e allora è anche responsabile delle puttanate che scrive, oppure Grillo non c’entra nulla e il Movimento è una gigantesca presa per il culo nei confronti dei suoi elettori, che pensano di cambiare le cose ma vengono continuamente ingannati da chi sta in cima alla piramide. Scegliete voi quale vi garba di più.

“Sono escamotage per proteggersi da denunce di tipo politico!!!1!”

Da uno a troppo, quanto sembra una frase detta da un sostenitore di Berlusconi? Di nuovo: se Renzi o chiunque altro scampasse a una giusta condanna per un cavillo legale, quanto vi roderebbe il culo? Quante offese gli lancereste addosso? Quanto, eticamente, non cambierebbe di una virgola il fatto che abbia in realtà violato la legge? Che Andreotti sia stato prosciolto da molti reati di mafia per prescrizione cambia forse il fatto che sicuramente sapeva qualcosa ed è stato zitto come uno stronzo di vacca? No, vero? E poi, basta con questa cazzate delle denunce politiche, che sono sempre e solo quelle contro il vostro partito. Fate pace col cervello: o i giudici sono venduti (come diceva Berlusconi) e allora non ha senso scagliarsi contro “gli indagati del PD”, perché sarebbe assurdo che venisse indagato chi paga chi è responsabile di indagare, oppure i giudici e gli inquirenti, pur con le loro difficoltà e la possibilità di sbagliare, fanno semplicemente il loro lavoro; quindi se Grillo infrange la legge deve pagare come dovrebbero pagare tutti. Scegliete voi quale vi garba di più.

“Ma il reato di diffamazione è diverso da quelli che commettono i politici del PD!!!1!!!UNO!”

Vero. C’è reato e reato. Se è per quello c’è pure l’omicidio, che è ancora peggio, ma restiamo in tema, vi va? Sono tutti reati, infrangere la legge ed essere condannato ti rende un pregiudicato, e dovrebbe sempre valere il principio di responsabilità, per cui se sbagli paghi. Se tu dici “eh, rubare è reato e va condannato, dire stronzo invece è reato ma non dovrebbe esserlo”, ammetti che seguendo la stessa logica uno possa dire sia “eh, dire stronzo è reato e va condannato, rubare invece è reato ma non dovrebbe esserlo” e sarebbe la tua opinione contro la sua. Se uno fosse sollevato dalle conseguenze solo perché pensa che una cosa “non dovrebbe essere reato”, sappi che io penso che incollare il buco del culo col super attack a chi dice cazzate del genere non dovrebbe essere reato. In fin della fiera: o la legge è legge, se ne sbatte della soggettività e quindi Grillo è un pregiudicato, che anche in questo caso dovrebbe prendersi la responsabilità di quello che ha fatto, oppure non credete nel sistema di leggi italiano, e quindi quando blaterate di “onestà” in realtà avete un concetto tutto vostro di giustizia, un concetto diverso da quello espresso nella Costituzione e nelle leggi che dite tanto disperatamente di voler difendere. Scegliete voi quale vi garba di più.

“È un complotto!!4!+ç”

Dai, seriamente.

Posate il fiasco la tastiera e ascoltatemi un secondo. Il Movimento 5 Stelle ha portato una ventata di novità e partecipazione nella politica italiana. Alla sua nascita, aveva una serie di idee sacrosante sull’onestà, sull’ecologia, sui diritti dei cittadini. Era un movimento di protesta che, caso raro, avanzava anche proposte un po’ utopiche ma giuste. Ma guardatelo adesso. Bufale, ciarlatanate, siti acchiappa-click, referral di amazon per i libri di Grillo e Casaleggio, comizi a pagamento, un sito che non si sa di chi è, programmi che non si sa chi li scrive, gente indagata e i soliti tre o quattro che fanno propaganda sui social. È questo quello che volevate? Volete continuare a farvi prendere per il culo da gente che parla di onestà e trasparenza e non sa neanche dove stanno di casa, onestà e trasparenza? Non vi sto dicendo di votare PD o PDL o Sinistra Italiana o Forza Nuova, vi sto dicendo che se il Movimento siete voi, e non Beppe Grillo, dovete alzare la testa. Il PD, che tanto odiate (e che spessissimo sta sul cazzo pure a me), la sinistra, pur con tutte le sue divisioni e con tutti gli errori che commette fa assemblee, congressi, si scinde, discute si evolve. No, uno non vale uno: conta l’anzianità, l’esperienza, la voglia di fare, e spesso bisogna districarsi fra correnti, congiure e gente che si scanna alle riunioni. Ma almeno è democratica e chi c’è dentro conta qualcosa. Davvero, per una volta, non urlate “e allora gli altri?”: guardatevi in casa vostra e pensateci un attimo.

Il Movimento 5 Stelle può essere una forza politica che, con impegno e serietà, cerca di cambiare le cose, diventando qualcosa di concreto, in grado di fare la differenza, se chi ci sta dentro usa la testa al posto della pancia. Oppure può essere la presa per il culo di pochi furbi che lucrano sulla vostra rabbia.

Scegliete voi quale vi garba di più.

[M.V.]

PS: lo scrivo subito. Offese, argomenti logicamente fallaci e mantra ripetuti a mitraglietta avranno come risposta automatica la frase “L’onestà andrà di moda”, eventualmente seguita da frasi a caso tipo “ti puzza il culo”, “scrivi di merda” e “piangi come un rapper”. Tanto la diffamazione non è un reato, no?

11 risposte a "Scegliete voi quale vi garba di più."

  1. Ma i rapper non piangono!
    Scherzi a parte, il Movimento!!1! ha perso tutti i sostenitori che avevano un cervello e che lo avevano votato all’inizio. Quindi mi sa che il tuo post non servirà a molto e i commenti saranno un’accozzaglia di “Bravoh” o “6 1 venduto, ti a pagato il piddi!!11!”

  2. …ma siamo sicuri sicuri che “incollare il buco del culo col super attack a chi dice cazzate del genere ” sia reato? Io verificherei meglio, fosse mai…

  3. Per aver detto che qualunque cosa faccia Grillo ormai ci sarà sempre un numero di cerebrolesi disposti a supportarlo (come fu per Mussolini e Berlusconi) mi hanno chiesto di moderare le offese…

  4. Il Movimento 5 Stelle deve essere una forza politica che, con impegno e serietà, deve cambiare le cose, diventando qualcosa di concreto, in grado di fare la differenza, altimenti è solo la stessa minestra di merda degli ultimi 50 anni. Il Movimento per fortuna non è Grillo.

      1. Beh, “è proprietà di” non vuol dire che la base non possa “ribellarsi”.
        Un conto è il copyright su nome e logo, un conto è chi prende le decisioni o ha voce in capitolo.
        Certo, finché Grillo sbatte fuori chi vuole, mette a tacere chi vuole e scrive lui il programma, è dura dar ragione a chi dice “il Movimento non è Grillo”…

    1. Il Movimento non è Grillo se me lo dimostra: se Grillo invalida il voto degli iscritti su un candidato sindaco dicendo “fidatevi”, nessuno protesta o dice nulla e si fa sempre come dice Grillo, è difficile sostenere che la base del Movimento conti qualcosa o, ancora peggio, voglia davvero contare qualcosa. L’impressione è che la maggioranza voglia “farsi guidare” dall’uomo forte, spero di sbagliarmi e che i fatti mi smentiscano.

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