Vaccini: entra in vigore il divieto di porto d’armi biologiche.

collodipapero

Qualche tempo fa, nel mio piccolo, avevo provato a spiegare alcuni dei perché dietro ai vaccini. Al netto di qualche disadattato con le orecchie foderate di scie chimiche, l’articolo ha fatto nascere diverse discussioni interessanti e, soprattutto, mi ha fatto rendere conto che, come pensavo, le persone che sono genuinamente curiose di saperne di più e di avere rassicurazioni concrete sull’argomento sono molto più del berciante manipolo di antivax oltranzisti, quelli per cui non c’è logica o argomentazione che tenga, quelli che hanno già deciso che qualcuno vuole ucciderci tutti con i farmaci velenosi e non c’è modo di schiodarli da quest’idea.

Bon, cominciamo. È di questi giorni la notizia che è stato reintrodotto l’obbligo vaccinale, in questo caso per i bambini che vogliono iscriversi ad asili nido e scuole materne. La motivazione è la più semplice del mondo: a causa del sempre minore numero di vaccinazioni, c’è stato un crollo delle coperture, cosa che alza il rischio che si presentino un maggior numero casi di contagio e nuovi focolai epidemici. Ovviamente, al sentir pronunciare la parola “obbligo”, molte persone hanno reagito: chi facendo domande, spesso pertinenti, chi sbraitando, protestando e chiamando in causa una fantomatica “libertà individuale” di curarsi e curare i propri figli come meglio crede.

Adesso, posto che come abbiamo già detto è legittimo avere dubbi, perché i vaccini come ogni farmaco hanno controindicazioni e possibilità di reazioni avverse (per quanto queste siano molto meno frequenti, gravi e pericolose della mancata vaccinazione) questa cosa della libertà di cura non ha senso, se si parla di vaccini o più in generale di salute e sicurezza dei cittadini. Puoi curarti come vuoi finché non nuoci a terzi, e nel caso dei vaccini il problema è un po’ più complesso di “ma io faccio il cazzo che mi pare”, perché, come ha spiegato meglio gente più competente di me, il bello dei vaccini è che le persone vaccinate non solo proteggono loro stesse, ma proteggono anche – tramite la cosiddetta immunità di gregge tutti coloro che non possono, per ragioni di salute, usufruire dei vaccini.

Sapete che mi piacciono gli esempi, quindi ne faccio subito uno: quasi sicuramente, almeno una volta nella vita avrete preso un aereo. Quando salite sull’aereo, dovete fare una serie di cose per ragioni di sicurezza. Fra queste, vige l’obbligo di spegnere tutti i dispositivi elettronici (smartphone, tablet, lettori MP3, laptop) in fase di decollo ed atterraggio. Perché? Per diversi motivi: innanzitutto durante queste fasi bisogna che tutti possano di muoversi facilmente in caso di emergenza (è per questo che viene chiuso il tavolino del sedile); tenere gli auricolari potrebbe impedire di sentire eventuali messaggi di emergenza, facendo sì che chi non li sente metta in pericolo la sua incolumità e quella dei passeggeri che gli stanno vicini; infine, nonostante gli aerei utilizzino sistemi di comunicazione con frequenze diverse da quelle utilizzate dai cellulari, non è escluso che un telefonino mentre trasmette e riceve (e può ancora farlo in fase di atterraggio e decollo) possa creare interferenze e diventare dunque un pericolo per tutti: non è una cosa sicura, ma il rischio c’è e quindi si previene. Ora: di fronte a queste norme, vi salterebbe mai in mente di rischiare di far cadere l’aereo sbandierando una fantomatica “libertà di scelta”? Mettereste in pericolo voi e gli altri passeggeri perché avete paura che sia una regola ingiusta promossa dalla lobby dei film brutti proiettati sugli aerei?

Posso fare un esempio ancora più semplice: a chi, sano di mente, verrebbe mai in mente di invocare la libertà di, chessò, guidare ubriaco? Come guardereste uno che dice “eh, ma è un mio diritto bere cosa mi pare, e anche guidare l’auto, non è giusto impedirmi di fare le due cose contemporaneamente”? Se avete capito come funziona l’immunità di gregge, capirete che il principio è in qualche modo simile: se tutti guidano sobri ci sono meno incidenti, ma bastano alcuni ubriachi per mettere a rischio l’incolumità di tutti gli altri, anche – per esempio – dei pedoni, che la macchina non la usano. Coi vaccini è lo stesso: tutti quelli che possono devono vaccinarsi, altrimenti le malattie prendono sempre più piede e colpiscono sia chi non si vaccina, sia chi vorrebbe farlo ma non può. Se non vaccinarsi potrebbe rovinare la vita a terzi, magari molte persone, e i rischi della vaccinazione sono molti meno dei benefici, è normale che in situazioni di necessità venga imposto l’obbligo di vaccinazione.

Non è che non si possano chiedere chiarimenti, fare domande – soprattutto educatamente – ma bisogna mettersi in testa che i vaccini, per quanto diversi fra loro, per quanto non “perfetti”, sono la difesa migliore che abbiamo contro malattie con complicazioni molto gravi e potenzialmente letali. Ed è, perdonatemi il tono intenso, uno stracazzo di fottuto dovere dello Stato imporre l’uso del sistema migliore per preservare la salute dei suoi cittadini. Non dovrebbe neanche essere necessario dirlo.

Vi ricordate quando venne istituito l’obbligo delle cinture? E quello del casco? E quello del seggiolino per i bambini fino a 150 centimetri d’altezza? Ogni volta ci sono state proteste da parte di qualcuno che vedeva lesa la propria “libertà”. Eppure, oggi sono cose normali, anche a seguito dei dati statistici che attestano la diminuzione del numero di morti e di incidenti.

Per esempio, nel caso delle cinture di sicurezza: ovviamente si pensa subito ai casi di incidenti gravi, in cui cinture e airbag hanno salvato moltissime vite, ma ci sono anche casi più banali: scontri di minor entità in cui il mancato uso delle cinture ha fatto sbattere la testa al guidatore, con conseguente perdita di controllo sul mezzo (che può portare a farsi più male e, soprattutto, a farne a terzi). C’è ancora gente (gente che di solito blatera di lobby delle cinture, guarda caso) che fa notare che ci sono anche casi, in cui qualcuno si è ferito o è morto rimanendo impigliato nelle cinture. E oh, va bene, mica dico che non è vero. Il punto è che le vite salvate dalle cinture sono in proporzione molte, molte di più rispetto ai rarissimi casi in cui le cinture sono state “protagoniste” di episodi negativi. Che ne so, probabilmente qualcuno è caduto in acqua con un casco integrale ed è affogato, può darsi, ma quante vite sono state salvate grazie all’uso del casco? Stessa cosa: non si può guardare al caso sfortunato ignorando tutte le volte che le cose hanno funzionato. Coi vaccini è un po’ così: non sono, come le cinture di sicurezza o il casco, uno strumento infallibile e perfetto al 100%, ma sono al momento il metodo più efficace possibile. Non solo: per fortuna migliorano di anno in anno e i benefici che portano sono immensamente di più rispetto ai lati negativi, dati alla mano, in maniera netta e incontrovertibile.

Il nocciolo del discorso, quindi, è molto semplice: lo Stato può e deve imporre obblighi per tutelare la salute della collettività. Lo dice, oltre al buonsenso, la nostra Costituzione. Di fronte al rischio che l’aumento di casi di malattie infettive e il ri-comparire malattie considerate debellate diventi una vera e propria emergenza, è normale che lo Stato reintroduca la vaccinazione obbligatoria, così come è normale che di fronte a troppi incidenti anche mortali il Governo imponga di usare le cinture e indossare il casco, così come è normale contrastare le morti bianche imponendo di applicare le norme per la sicurezza sul lavoro, così come è normale che ci siano leggi che regolamentano tutto quello che riguarda la preparazione, vendita e somministrazione di cibi e bevande, e così via. Altrimenti ognuno fa un po’ il cazzo che gli pare, e facendolo magari ammazza qualcun altro, così, per esercizio di libertà personale.

Ovviamente qualsiasi legge può essere analizzata e discussa, e anche criticata. Per esempio si può essere contrari a togliere la patria potestà a chi non vaccina, è legittimo. O si può chiedere che ci siano campagne informative e trasparenza assoluta rispetto al servizio erogato. Si può pretendere che quest’obbligo non diventi un onere economico. Quello che non ha assolutamente senso è il voler opporre un inesistente principio di “assoluta libertà personale” agli interessi della comunità. La tua libertà non può danneggiare gli altri, e se tu non ti accorgi che li stai danneggiando non è che sono solo cazzi tuoi: è dovere dello Stato fartelo notare e importi di smetterla.

Sia chiaro, io di una roba che esce dall’ufficio della Lorenzin ho sempre un po’ paura, una parte di me teme una campagna pubblicitaria tipo “Vaccinaty Day”, in cui Siringolo, l’ago amico, fa passare a suon di slogan orribili la voglia a chiunque di vaccinarsi e anzi fa schizzare alle stelle il consumo di eroina come side effect. Penso anche che alcuni dettagli della legge siano perfettibili, e che sia necessario lavorare (come molti stanno facendo) per distendere gli animi e rassicurare le persone più dubbiose. Ma che a fronte del rischio di un’emergenza a livello sanitario lo Stato prenda adeguate contromisure non è un argomento di discussione. È quello che lo Stato – quello stesso Stato che troppo spesso è ed è stato assente o lacunoso nel “far sentire sicuri” i propri cittadini – ci si aspetta che faccia.

Vedetela così: in sostanza, e con la dovuta ironia, con i vaccini obbligatori viene imposto il divieto di utilizzare armi biologiche antropomorfe ai danni della popolazione.

Che mi pare il minimo, in un paese civile.

[M.V.]

POSTFAZIONE PRE-INCAZZATA: Come sempre e come avranno capito tutte le persone normali giunte fino a qui, questo articolo non è rivolto agli antivax incalliti, ma alle persone che hanno dubbi legittimi e sensati e che vogliono capire il perché dietro ad alcune scelte per curiosità o perché genuinamente preoccupate.

Se volete commentare solo per dire che è tutto un complotto, che i vaccini sono inutili, dannosi e altre sonorissime puttanate del genere – puttanate in quanto non supportate da alcuna evidenza scientifica, a differenza degli studi su rischi e benefici dei vaccini – potete anche astenervi dal farlo, non vi s’inculerà nessuno e i commenti verranno cancellati. Invito gli utenti normodotati a non rispondere a post palesemente privi di senso o di stampo complottista: lasciate a noi il compito di rimuovere la merda di cane dal giardino.

Se avete le prove del complotto globale che dimostra che i vaccini sono fuffa, cacciatele fuori integralmente o state zitti che fate più bella figura, per favore, perché a questo giro la tolleranza è ZERO. La frase “eh, le prove ci sono, ma cercatele tu” è così imbecille che non la commento neanche, vuol dire avere carenza logiche tali che ci vorrebbe un bel ritorno alle elementari, facendo intervenire se necessario la task force antistronzi.

Per ulteriore chiarezza: spam e link di siti antiscientifici senza fonti attendibili saranno cancellati, andate a cercare click altrove. Commenti eccessivamente aggressivi, inoltre, saranno moderati o cancellati. Nel caso in cui si calunni o diffami qualcuno, qui o sulla nostra pagina Facebook, sappiate che non ci faremo problemi a segnalare la cosa alle autorità competenti. Scusate la pippetta post-articolo un po’ da rompicoglioni, ma quanno ce vo’, ce vo’.

9 risposte a "Vaccini: entra in vigore il divieto di porto d’armi biologiche."

  1. Un argomento che secondo me potrebbe essere sufficiente è dire che i rischi dovuti alla mancata vaccinazione sono superiori a quelli del vaccino. Anzi, forse l’affermazione potrebbe essere sbagliata e in futuro, si spiega, lo sarà.
    Mi spiego: se grazie ad una campagna di vaccinazione si arriva alla quasi-eradicazione della malattia, ciò significa che, se io non vaccino mio figlio, la possibilità che egli contragga la malattia sarà minima; siccome la probabilità di avere un dato danno per il morbillo è uguale al prodotto della probabilità di contrarlo moltiplicato per la probabilità condizionale di riportare il danno una volta che il morbillo è stato contratto, è ben possibile che a mio figlio converrebbe non essere vaccinato, perché questo prodotto di probabilità è divenuto inferiore a quello dei danni da vaccino.
    Magari la diffusione del virus è così bassa che, se per qualche anno nessuno si vaccina in Italia, il numero delle morti diminuisce. Però, questo è proprio il motivo per cui il vaccino dovrebbe essere obbligatorio per tutti, fino a completa eradicazione: magari a mio figlio non conviene, magari non conviene ai figli degli altri, ma non vorrei un giorno avere dei nipoti che devono fronteggiare un’epidemia di morbillo, e se dovessi vivere a lungo fino ad avere dei bisnipoti, vorrei che essi neanche dovessero vaccinarsi, come io non ho dovuto farlo per il vaiolo, dal momento che sono nato un anno dopo la sua eradicazione. Ma anche se i miei bisnipoti non li vedrò mai, siccome sono un essere umano e non un gibbone, ritengo che le decisioni dovrebbero essere prese anche nell’interesse delle generazioni future che popoleranno questo pianeta quando noi non ci saremo più.

    1. Carlo, condivido il pensiero. Se ci si pone nelle condizioni limite, il vaccino è più rischioso della malattia solo perché la malattia è quasi scomparsa. Dall’altra parte, se nessuno si vaccina, i rischi sono solo a carico della malattia. Se si lasciasse completa libertà di scelta in funzione del rapporto variabile tra i rischi, otterremmo un effetto ondulatorio nel tempo

  2. Io ho una sola domanda. Si dice che ci siano persone che non si possono vaccinare e che quindi, appunto, siano protette grazie all’immunità di gregge. Quello che mi chiedo è in che modo si capisce se una persona può ricevere il vaccino oppure no. Ci sono delle patologie specifiche ed evidenti per cui non c’è rischio che si somministri il vaccino a soggetti che non possono riceverlo oppure in taluni casi si tratta di qualcosa di latente che va “scovato”? E nel caso si tratti della seconda eventualità, prima di procedere a vaccinazione, c’è modo di fare delle indagini per capire se la persona è un soggetto a rischio e, tali indagini, sono previste nel piano dell’obbligatorietà?
    Concludo dicendo che, vedendo i rari episodi di bambini danneggiati da vaccino, è evidente che in un caso su decine di migliaia le cose vadano storte e che non si sappia ancora come mai succeda tuttavia, visti gli immensi benefici dei vaccini, accetto il rischio. Il rischio che non accetterei è quello legato ad un’eventuale somministrazione arbitraria senza accertamenti preventivi che, in taluni casi, potrebbero fare la differenza.

    1. Le persone che non possono vaccinarsi sono di solito affette da malattie specifiche (malattie ematologiche, immuodeficienze acquisite etc) o seguono terapie che in qualche modo rendono rischiosa la somministrazione del vaccino (per esempio la chemioterapia). A questi si aggiungono quelli che manifestano reazioni allergiche ai vaccini.
      Di solito i siti degli organi istituzionali presentano le liste dei soggetti per cui il vaccino NON è indicato (per esempio questa è quella sul sito della mia regione: http://www.regione.toscana.it/-/vaccinazioni-di-soggetti-a-rischio).

      Purtroppo, che io sappia, non esistono “esami preventivi” da fare, altrimenti ovviamente sarebbero assolutamente consigliati.
      La cosa migliore, ovviamente, è chiedere consiglio al proprio pediatra e\o al proprio medico, che sono le persone più qualificate (e più informate delle condizioni di salute dei propri pazienti, grandi o piccoli che siano) per rispondere, o in caso di ulteriori dubbi rivolgersi a un immunologo.

    2. i test prevaccinali esistono ed in Paesi civili vengono fatti a tutti prima di vaccinare. Il fatto che da noi, invece di dibattimenti seri (non fra politici ma fra scien iati) che chiariscano e rispondano ai dubbi, si proceda all’obbligatorieta’ in questi termini, sta distruggendo la mia fiducia di una vita (70 anni) non solo nei vaccini ma nei confronti di troppe cose. E come a me succede a troppi. Ed e’ pericoloso.

  3. Dunque, sono favorevolissima a questa legge. Quello che non mi convince è la storia che lo Stato deve tutelare la salute. Molto giusto e molto bello, ma con le sigarette come la mettiamo? Ok, non si può più fumare al chiuso, quindi si suppone che se io fumo danneggio me e #fregacazzi. Ma se mi siedo su una panchina posso fumare, quindi lo Stato non sta tutelando la salute del poveretto che ci era seduto da prima, e ci sta anche lucrando sopra.

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