Alpha Wonder Woman

Grande successo per il film di Wonder Woman, ma nulla in confronto al successo delle sperticate sulla incredibile presenza di un supereroe donna.
Come ha scritto la fantastica pagina Facebook Freeda:
Abbiamo bisogno di supereroi donne, perché ogni donna è un supereroe.

E niente, non ce la fanno a trattarsi come persone, devono per forza mettersi le mutande sui pantaloni. Una roba che se però non voli e non spari raggi da gli occhi, non è davvero qualcosa di cui vantarsi.
La donna deve essere forte, appena una donna fa qualcosa un minimo sopra le righe va etichettata come donna forte. Perché tutte le donne sono forti. E se non lo sono non sono vere donne, perché una vera donna la riconosci dalle palle.
A parte la cazzata concettuale in sé, sottolineare “donna forte” significa sottolineare “diversamente da quanto consueto”, tutto questo insistere nel sottolineare ‘sta cosa per “rivalutare il possibile ruolo della donna nella società” è una roba tanto infantile quanto offensiva per il ruolo che le persone di sesso femminile già normalmente ricoprono nella società.
Più che preoccuparmi della donna forte mi preoccuperei della donna che legge Alpha Woman.
Una pagina Facebook che offre gran parte del peggio che una schiera sessista possa offrire. Manco se l’avessi scritta io con tutta la misoginia che mi anima avrei potuto pubblicare una troiata del genere.
Ma i post da oltre 10000 like, in cui si cucina viva e sodomizzata un’altra donna colpevole di aver chattato con il proprio partner, mi fa capire che il problema nel mondo femminile esiste; ma non deriva dalla società patriarcale, bensì da una devoluzione triviale in cui la donna, per cercare un’identità nell’essere donna, si è persa la strada per trovare l’identità di essere una persona. Perché sono piuttosto convinto che quelle che “ai bei tempi di una volta” volevano raggiungere la posizione dell’uomo, intendevano raggiungerne le possibilità di partecipare attivamente allo sviluppo della civiltà, non la libertà di grattarsi le palle infilando poi le dita nel naso di un passante.
Oh, magari è tutta gente che era disgustosa pure prima dell’avvento di questa forma di “emancipazione”, ma certamente la pubblicazione ha reso il tutto estremamente più evidente.
10000 like a una roba del genere parlano di grosse difficoltà relazionali, sociopatia e, nel migliore dei casi, cattivo gusto. Il tutto condito dalla convinzione che sia fico esprimere questa aggressiva trivialità da donna “forte” (perché in vero voglio sperare che sia solo un effetto “branco”, e che le più non siano davvero così. Anche se quel che mi aspetterei riguardo all’effetto del tanto deprecato branco è che venga rifuggito da chi ne è troppo spesso vittima).
Capisco che siamo anche nell’epoca degli eccessi espressivi, ma l’eccesso è dirompente in un contesto di normalità, mentre in un contesto di eccessi l’unica cosa che dirompe è il cazzo che ve se frega. (Tanto per intenderci).

Questa storia di dover essere alpha/wonder quando non riuscite a stare un giorno senza odiare qualcuno, suona come la presentazione: “Innanzitutto sono una persona estremamente umile”.

Così da una parte abbiamo lo svilente “tutte le donne supereroe” e dall’altra le donne alpha, che quindi sono delle donne supereroe una spanna sopra le altre. Praticamente le Batman di Superman che appaiono come Mystica con le qualità umane di Crudelia De Mon.

E queste non sono nemmeno le femministe, pensate.

In compenso mi hanno concesso l’opportunità di divertirmi un po’, di evocare una shitstorm da sclero e di ricordarmi di valutare le persone per ciò che fanno.

Sì, apprezzo anche le belle tope, e le belle tope che fanno buone cose, ma in generale le persone migliori di me (e per fortuna son la maggior parte), che hanno qualcosa da dare più che il bisogno di un supereroe per sentirsi importanti, più che il bisogno di fingersi (?) malate di mente per essere speciali.

Là fuori, intanto, è ancora pieno di donne normali. Persone che cercano semplicemente di dare il meglio, che in Wonder Woman vedono solo un film di supereroi e in Alpha Woman… no, Alpha Woman non lo vedono proprio. In somma persone che, con rispetto parlando, alle alpha wonder woman cagano in testa.

[D.C.]

Un piccolo disclaimer, a scanso di equivoci, che ci sono parole (tipo, per fornire una lista non esaustiva: “vegan”, “vaccini”, “beppe grillo”, “omeopatia” e ahinoi anche “femminismo”) che hanno il magico potere di scatenare flame che a confronto Pearl Harbor era una gita alle terme.

Il post è, se non fosse chiaro, un’abbondante perculata nei confronti di un certo tipo di pagine e di chi le sostiene e, di contro, un elogio del pensarsi come persone prima che “uomini” o “donne” o whatever.
Sappiamo benissimo che pagine come quella NON sono espressione del femminismo e che il femminismo è ben altro, ma non solo, sappiamo benissimo che pagine come quelle sono espressione, al limite, di un pugno di disadattati il cui senso dell’umorismo è inversamente proporzionale alla frustrazione. Il problema è, semmai, che invece di essere tre o quattro sono decine di migliaia, il che la dice lunga sullo stato di salute della nostra società.
Pace e bene, popolo papero.

Infine, per vostro ulteriore sollazzo:

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