Nel 2017, in Italia, è morto un bambino di morbillo.

collodipapero

Mi spiace, non ce la faccio. Continuo a pensare che è normale, che è colpa dei bias di conferma che portano chi ha una convinzione a focalizzarsi sempre più su di essa, ignorando le argomentazioni contrarie, ad aver fatto sì che così tanta gente avesse paura dei vaccini. Provo a pensare alle responsabilità dello Stato, della sanità, degli organi d’informazione, provo a pensare a cosa può averci portato a questa situazione. Continuo a provare a concentrarmi sull’empatia, sulla compassione, ma a questo giro non ce la faccio. Quando ho appreso la notizia della morte per morbillo di un bambino di sei anni, superati lo shock e la tristezza iniziale, ho sperato genuinamente che si fosse trattato di una tragicissima casualità, uno di quei casi imprevedibili in cui la colpa non è di nessuno.

Nel 2017, in Italia, è morto un bambino di morbillo.

Aveva sei anni e la leucemia linfoblastica acuta. Un tipo di leucemia che, per fortuna, adesso guarisce nell’85% dei casi, se debitamente trattato. Ma che lascia con le difese immunitare quasi azzerate – i medici la chiamano “immunodepressione” – tanto che chi si trova in questa condizione non può neanche vaccinarsi contro alcune malattie, perché anche il virus attenuato contenuto in quei vaccini potrebbe essere pericoloso.

Aveva sei anni ed aveva due fratelli. Che hanno preso il morbillo, perché non erano stati vaccinati. Che hanno preso il morbillo e gliel’hanno attaccato, a lui che di difese non ne aveva [EDIT a fondo articolo]. Privo di difese immunitarie, già debilitato dalla leucemia, non ha avuto scampo: nonostante l’intervento dei medici, le complicazioni da morbillo sono state fatali.

Nel 2017, in Italia, è morto un bambino di morbillo.

Non è stato protetto da chi doveva proteggerlo. È stato ucciso da scelte scellerate completamente irrazionali, scelte che vanno in una direzione assurda nonostante sulla prevenzione delle malattie infettive la scienza, tutta la scienza, sia assolutamente unanime.

I medici e chi studia l’argomento possono dibattere su tempi e modi di somministrazione, sul fatto che sia giusto o meno obbligare le persone a vaccinarsi, possono lavorare per migliorare i vaccini e per prevenire e trattare le rare reazioni avverse, ma ci sono un paio di cose che sono inequivocabilmente vere.

L’immunità di gregge funziona. È un fatto comprovato, ci sono studi su studi. Chi dice il contrario è un ciarlatano che fa leva sulla paura per spillarve soldi. Non solo coi click ai suoi siti di merda, ma spingendo la popolazione più vulnerabile a usare “cure” alternative senza nessun valore scientifico. “Cure” che non funzionano.

Vaccinarsi comporta molti, molti meno rischi che contrarre la malattia. Vaccinarsi fa sì che il nostro organismo sia protetto da malattie potenzialmente molto pericolose e impedisce ai virus di diffondersi e magari colpire chi, come il bambino leucemico, non poteva vaccinarsi. Anche qui ci sono studi, seri, validati da pari di chi li ha condotti, che lo dimostrano. Chi dice il contrario è una bestia senza scrupoli, che pur di incassare due soldi non si fa problemi a “consigliare” qualcosa che potrebbe uccidere i nostri figli.

Nel 2017, in Italia, è morto un bambino di morbillo.

Non per colpa della Ka$t4, né dei medici (che hanno anzi provato a salvarlo), né di Big Pharma. Quel bambino è stato ammazzato dall’antivaccinismo e dagli antivaccinisti.

Affermazione forte? Assolutamente sì. Ma non saprei come altro girare la questione. I genitori del bambino, che non credevano nell’efficacia dei vaccini, non avevano vaccinato i fratelli, che hanno preso il morbillo e contagiato il fratellino, uccidendolo.

Come dicevo, non ce la faccio: in questo momento proprio non mi viene di usare un modo diverso, migliore, più morbido, per dirlo, perché questo è esattamente quello che è successo.

Se state pensando, per il discorso sui bias di cui sopra, di usare una delle solite frasi di circostanza tipo “le case farmaceutiche ci lucrano”, “i vaccini contengono metalli”, “l’immunità di gregge non funziona”, “pretendiamo la libertà di scelta”, vi prego di fermarvi un secondo e rileggere la frase che dà il titolo all’articolo.

Nel 2017, in Italia, è morto un bambino di morbillo.

Avete vaccinato vostro figlio? No? Ecco, quello morto poteva essere il vostro. Lo so, è una frase terribile da dire, ma su mille persone che prendono il morbillo, una o due muoiono. Ci sono i dati. Sono fatti, non chiacchiere. Sapete quanti bambini sono morti dopo il vaccino? Zero. Ancora: dati. Forniti da pediatri. Non articoli su ciarlatanatedelcazzo.it o sonounostronzo.org, cacate che qualsiasi persona dotata di un minimo di cultura scientifica potrebbe smontare scoreggiando. Parlo di dati, fatti reali. Scientifici. Comprovati.

Vostro figlio non è vaccinato? Poteva prendere il morbillo ed essere lui ad contagiare e uccidere il figlio di un altro. Vi rendete conto di cosa cazzo state facendo? Perdonate il tono aspro, ma davvero non ho altri modi per dirlo: l’obbligo di vaccinazione, che anche io ritengo essere una misura estrema e meno efficace dal punto di vista educativo e culturale di una corretta informazione, è un’extrema ratio messa in atto per impedire all’antiscienza di mettere in pericolo i più deboli.

Io non so perché e o come vi siete convinti che sia vero qualcos’altro, ma ahimé, quel qualcos’altro è falso. Non so se è per paura, per anticonformismo, per sfiducia in un sistema sanitario che spesso si è prestato ad abusi e problemi e che è tutto fuor che infallibile. Non c’è da vergognarsi, è normale, si prova a trovare un’alternativa a ciò che ci spaventa, se ci facciamo un’idea è difficile ammettere di aver preso un granchio, è facile aver paura di qualcosa che sembra difficile da capire. Davvero, non voglio dare addosso a chi è stato raggirato da gente senza scrupoli: sono quelli che lucrano sul dolore e la paura, le merde, ce l’ho con loro e non con le loro vittime. Ma non ho né la pazienza, né la voglia, di andare a ribadire quello che razionalmente è scontato. Mi sforzo di pensare, di empatizzare, di cercare di capire le motivazioni che possono portare a negare l’evidenza. Ma mi rimbomba nella testa una frase.

Nel 2017, in Italia, è morto un bambino di morbillo.

E non l’hanno ucciso i vaccini, ma gli antivaccinisti.

Ora anche basta.

[M.V.]

EDIT: Dalle ultime ricostruzioni, successive alla stesura dell’articolo, pare che il bambino non abbia preso il morbillo direttamente dai fratelli. Se l’avesse preso dal personale ospedaliero sarebbe paradossalemte ancora più grave (sarebbe opportuno che tutti gli operatori sanitari fossero vaccinati). se l’ha preso da terzi si tratta comunque di persone non vaccinate (e ciò non toglie comunque che sia assurdo che i fratelli di una persona immunodepressa non fossero vaccinati). Il punto è sempre il solito: nel 2017, in Italia, è morto un bambino di morbillo, una malattia che potrebbe tranquillamente essere de facto eradicata se ci fosse una copertura vaccinale sufficiente.

 

17 risposte a "Nel 2017, in Italia, è morto un bambino di morbillo."

  1. Commento preventivo: a questo giro, argomentazioni non supportate da prove, spam su siti di disinformazione e in generale polemiche e slogan di merda verranno cancellati e i commenti da quegli account verranno bloccati senza preavviso.

  2. Il censo. Mi piacerebbe che si potesse condurre uno studio serio e sufficientemente rappresentativo sulla correlazione tra posizioni antivacciniste e censo (ripeto: non scolarità, ma censo, quantità di denaro disponibile, posizione socio-economica). Perché nessuno mi toglie dalla testa che al fondo, tra molte altre cazzate, molti antivaccinisti pensino che i vaccini siano una roba da poveri. Le mamme africane dei villaggi sperduti, certo, loro possono anche fare cinquanta chilometri a piedi nella savana pur di portare i bambini al centro vaccinale più vicino, magari di fortuna, magari messo su da MSF o altri come loro. Ma noi no, noi siamo ricchi, vorremo mica rimanere a quel livello.

    1. Non so che dirti, non ci ho mai pensato e non ho nessun dato (né ne trovo) in merito.
      Credo che più che snobismo ci sia sfiducia nella scienza e nella medicina, quindi ne faccio teoricamente sempre più un problema sociale, educativo e culturale e non economico, ma ovviamente qualsiasi “dato” in più, se ci fosse, sarebbe positivo.

  3. ..parlando con un collega anti-vaccini, uno di quelli per il quale Burioni prende i soldi dalle case farmaceutiche: “i giornali dicono che è morto di morbillo, tanto sarebbe morto anche per un raffreddore”..cosa cazz* puoi rispondere a questa gente? non lo so, mi sembra davvero che stiamo ritornando nel medioevo…

  4. Mi permetto di fare una riflessione in merito a questa vicenda.
    Abbiamo letto sui principali quotidiani nazionali che le responsabilità dell’accaduto sono dei genitori e dei fratelli del piccolo. Mi dispiace molto leggere di come si siano accusate persone che stanno vivendo un vero e proprio dramma, al quale si aggiunge questo ulteriore “peso” mediatico.
    Dico ciò poiché da quello che mi risulta, il bambino è stato contagiato in ospedale, dove da tempo c’era un’epidemia di morbillo:
    https://www.mbnews.it/2017/04/morbillo-epidemia-in-pediatria-al-s-gerardo-situazione-sotto-controllo/

    Qui la notizia del decesso:
    http://giornaledimonza.it/notizie-cronaca-monza/monza-morto-al-san-gerardo-bimbo-leucemico-contratto-morbillo-reparto/

    Per mia cultura personale, potrei avere un link, se disponibile, di uno studio scientifico sull’immunità di gregge?

    Grazie infinite!

    1. Ciao Giovanni. Come puoi notare, all’emergere di nuovi dettagli sulla vicenda abbiamo aggiornato l’articolo (non che cambi la sostanza, io continuo a pensare che non vaccinare i fratelli di un immunodepresso sia una cazzata, siano o meno loro i responsabili del contagio). Ci tengo a precisare che l’accusa dell’articolo è verso l’antivaccinismo in genere e che nei confronti dei genitori del bambino morto prevale comunque l’empatia (nella mia testa continuano ad essere più vittime che colpevoli di qualcosa), per quanto sia difficile empatizzare con qualcuno che, nel suo piccolo, è concausa del problema. Ammetto di avere un limite in questo senso. Certo è che, come abbiamo sempre fatto, se ci accorgiamo che una notizia viene smentita, modifichiamo l’articolo aggiornando i fatti all’ultima versione, se non altro per rispetto nei confronti dei nostri lettori.

      Sull’immunità di gregge io ho trovato molto interessante questo abstract, che analizza in concetto da diversi punti di vista e rimanda a parecchi studi in merito, spero possa esserti d’aiuto.
      https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiu4PO5gNvUAhWF5xoKHUFLAY4QFgguMAE&url=https%3A%2F%2Facademic.oup.com%2Fcid%2Farticle-pdf%2F52%2F7%2F911%2F847338%2Fcir007.pdf&usg=AFQjCNFcO-J_U8B_DZGPmmTBhw6gi–o7g

      1. Figurati, in realtà non ho cercato niente, era già nei miei preferiti da un bel po’ 🙂
        Si trovano diversi testi interessanti, anche se ovviamente per andare a fondo nella questione serve una formazione di molto superiore alla mia, per cui se t’interessa l’argomento credo che la cosa migliore sia chiedere a qualcuno del settore (meglio se un insegnante o un divulgatore).

  5. Ma poi.. Le case farmaceutiche ci guadagnano? SI! non volete pagare per permettere a chi SALVA LA VITA alle persone normali da vivere? gli stipendi, gli investimenti in ricerca.. Ma come cazzo ragiona la gente? La base dell’ economia.. LA BASE! io lavoro – voglio essere pagato. In tutti i campi.

  6. Giusto per farlo sapere a tutti (perché non mi piace fare le cose “di nascosto”), dopo un’infinita serie di warning (nell’ordine della decina) tutti i commenti contenenti link firmati da Paolo Vanoli sono in coda di moderazione permanente e ogni suo commento contenente link al suo sito-propaganda verrà oscurato.
    Se vuole cacciare click facili sfruttando il dolore altrui lo faccia altrove, qui sia la pratica, sia chi la pratica, sono tutto men che benvenuti.

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