Dio non gioca a Dungeons & Dragons…

collodipapero

…ma adora tantissimo Monopoly. Allah, invece, preferisce Risiko.

Battute a parte, oggi si parla di giochi e religione. Che è un po’ come dire “termodinamica e astrologia”, ma vabbé, oggi questo m’è venuto, non lamentiamoci troppo.

Come alcuni di voi sanno, io progetto giochi da tavolo. Fra questi, il più famoso è sicuramente Vudù: un party game, ossia un gioco scanzonato per gruppi numerosi, fatto per divertirsi in compagnia e prendersi un po’ in giro. Tempo fa sottoposero alla mia attenzione un assurdo articolo sul blog di tale Annalisa Colzi, che lo descriveva come “il gioco per bambini che insegna a maledire” (screen qui).  Chiaramente la mia reazione a questa “recensione” è stata semplicemente ridere, ridere, ridere, prendere fiato, ridere ancora per poi dimenticarmi della cosa.

Solo che la signora, dopo qualche tempo, decide di insistere e pubblica un articolo sui giochi di ruolo (screen qui).

Ora: le persone normali, quando sentono parlare di “giochi di ruolo”, pensano immediatamente a un’attività ricreativa divertente e piacevole che coinvolge creatività e fantasia.

Poi il mondo si divide in chi pensa che quest’attività sia di tipo sessuale o erotico, e chi invece gioca di ruolo con manuali, fogli, lapis e dadi con un sacco di facce. Oppure c’è chi, come il sottoscritto, pratica entrambe (magari non contemporaneamente, come Lois e Peter Griffin). E poi ci sono i cattolici integralisti, che descrivono il gioco di ruolo come una pratica volta a plagiare le menti, soprattutto dei più piccoli, affinché credano in cose inesistenti come bizzarre divinità vendicative, riti magici e creature mitologiche. Che in realtà è un po’ quello che fa la religione organizzata, ma si sa che certa gente fa fatica a discernere fra travi, pagliuzze, occhi e altri orifizi.

Ovviamente questo non basterebbe per attirare l’attenzione di questo blog, e non mi metterò certo a spiegarvi perché quell’articolo è un cumulo di cazzate, ché ho troppa stima dell’intelletto del nostro lettore medio per fargli perdere tempo in questo modo. Il fatto è che stavolta ho avuto la pessima idea di farmi un giro sul sito dell’incolta signora, scoperchiando un barile di banalità, rigurgiti fascisti, deliri antiabortisti e altre ributtanti amenità.

In sostanza l’autrice del blog è una cattolica di ferro, “scrittrice professionista” (ma solo di testi simil-religiosi), priva titolo di studio (per sua stessa ammissione, se non bastassero le evidenze empiriche), nata sotto l’inesistente segno della Croce (già non vuol dire un cazzo l’oroscopo normale, figuriamoci se uno s’inventa anche i segni zodiacali), ma soprattutto è una blogger incallita con l’abitudine di dire la propria su cose di cui, evidentemente, conosce ben poco. Ovviamente non posso giudicarla come persona, per mia fortuna non la conosco, ma ho due occhi per leggere quello che scrive. Attività che ne causa il sanguinamento, peraltro, quindi apprezzate lo sforzo.

Si va dalla propaganda omofoba con tanto di “incesto gay”, all’infangare in modo strumentale i partigiani, passando per gli attacchi agli “atei satanisti” (sic), con contorno di propaganda becera contro l’IVG, di notizie travisate e come dessert un po’ di cherry picking di fatti di cronaca mescolati con racconti di esorcismi e altre puttanate del genere.

L’Italia è un paese libero, per fortuna, per cui come la blogger in questione può scrivere e pubblicare ciò che più le aggrada, io sono libero di dire che considero certe “idee” una pozza di vomito in forma scritta, oltre a considerare profondamente scorretto il prendere articoli di giornalacci di serie Z, affiancarli a “testimonianze” di dubbia provenienza e far passare il tutto come “la prova” che una cosa è giusta o sbagliata.

La mia posizione sulla spiritualità la conoscete: ognuno può attingere da dove vuole la forza per arrivare alla fine della giornata, può trarre conforto dal credere in una divinità, può farsi ispirare dalla filosofia, può prendere farmaci o bere una birra e può giocare a Dungeons & Dragons oppure a Vudù; l’importante è che qualsiasi cosa uno faccia non calpesti i diritti e la dignità altrui, e magari non si diletti nello spargere notizie false alimentando odio, ignoranza e paura.

Ero convinto che la religione cristiana si basasse, almeno nelle intenzioni, sui concetti di amore, tolleranza e perdono; più vedo i suoi sostenitori più convinti, però, più mi convinco del contrario.

[M.V.]

PS: Per favore, non andate a commentare il suo blog, non andate a commentare la sua pagina Facebook, men che mai con offese o prese per il culo, perché le regalate solo un’immeritata visibilità (e magari anche qualche soldo, se non avete AdBlock), mentre questa gente è bene che venga ignorata, in modo che faccia meno danni possibile. Se pensate che la ragione e la ragionevolezza debbano prevalere sulla superstizione, usatele entrambe e non datele corda, grazie.

PPS: la prossima incarnazione di Vudù sarà un crossover fra il gioco originale e i Miti di Cthulhu creati da H.P. Lovecraft. Mi viene già da ridere al pensiero che una certa blogger posi gli occhi sulla scatola…

 

15 risposte a "Dio non gioca a Dungeons & Dragons…"

  1. Alla fine li hai trovati anche tu gli integralisti cattolici: ti avevo avvisato che queste pesti sono ovunque, e invece di stare zitti, in ossequio alle loro capacità culturali e di mediazione, scrivono come matti (mica devono pensare prima di digitare…), e hanno seguiti a dir poco sospetti, esattamente come le loro argomentazioni.
    Non faccio fatica a non andare sulle pagine di questa blogger, perché so già che razza di bile mi salirebbe, ma sappi che hai tutto il mio sostegno e tutta la mia comprensione.

    PS: avrei dovuto immaginarlo che eri un giocatore di ruolo. E io domenica masterizzo D&D, gnè.

      1. Facile: mi sto solo ripetendo come un mantra: “non andare a commentare non andare a commentare nonandareacommentare nonandareacommentarenonandareacommentarenonandareacommentareANDARE A COMMENTARE ANDARE A COMMENTARE”

  2. Hai ragione. Mi permetto solo di far notare come il gioco di ruolo e Vudù (sì, il tuo Vudù) sia perfettamente tollerato nella stragrande maggioranza degli oratori cattolici d’Italia. Ho tenuto serate di gioco più di una volta ed è tanto se non ci mette a giocare pure il prete.
    Quindi chiamiamo sta gente con il loro nome: non cattolici, tantomeno cattolici integralisti ma teste di cazzo; e non si tratta di una offesa ma di una definizione precisa. Perché ti assicuro che anche da un punto di vista teologico, un sacco delle robe che scrive sta tizia è paurosamente distorta.

  3. @Paolo Bianchi: ok, la tua mi sembra una precisazione importante, quindi ne prendo nota, per me prima ancora dell’autore di questo blog.
    Certo che, al netto del caso singolo di questa signora (non sono ancora passato sul suo blog – e non lo farò) ti assicuro che ‘lì fuori’ in internet è pieno, pieno di gente che partendo dalla teologia cattolica ha capito che le leggi statali devono aderire a quelle religiose, possibilmente su tutta la linea (aborto, divorzio, libertà di religione, eutanasia, identità sessuale, giù fino alla censura e all”educazione’ forzata di giovani e degli apostati che credono nelle libertà personali).
    Ecco, questa gente, anche se teste di cazzo, sono occasionalmente ferrate nella materia teologica, sono cattolici integralisti, e per me sono pericolosi come tutti gli integralisti – e fanno proseliti e hanno seguito tra tutti quelli che non riescono a conciliare una bella religione (quasi tutte, in effetti) con il rispetto degli altri.
    Aiutami ad arginarli, se puoi.

  4. Era da un po’ che nessuno dava addosso ai giochi di ruolo – un po’ come dire stronzate sui manga, vedi servizio delle Iene – possiamo considerarlo un cambio di stagione.
    Mo’ do un’occhiata all’articolo, sono curioso…

    PS: mi spiace che tu sia stato tartassato per il tuo gioco, ma vedila così, se non ti succede una cosa del genere, sei un designer un po’ nella media 😛

  5. Sono una mamma, ho avuto sempre dei ventenni girare per casa, spesso anche a dormire, e mi sono sempre sentita molto fortunata perché li avevo tutti lì, liberi di fare quello che volevano e comunque in casa con me. Beh, arrivando al punto, benedetto D&D che ha tenuto insieme questi ragazzi, che ha stimolato la loro fantasia, la capacità di creare storie, di mettersi “in gioco” con le loro abilità e le loro intuizioni. Li vedevo appassionati, avevano un gran da fare durante la settimana per organizzare il gioco, e non pensavamo a tante altre cazzate. Era una scusa per trovarsi e stare insieme divertendosi in modo sano. Ah, dimenticavo sono evangelica e credo in Dio, ma sono rispettosa e non invadente, e soprattutto non invasata, bevo, fumo, faccio sesso, e amo i giochi di ruolo 😅 E Dio mi ama così.

  6. Io gioco regolarmente con ciellini e cattolicissimi… mai avuto problemi di questo tipo. La signora deve essere proprio una testilina, come ce ne sono tante in effetti. Bisogna isolarli, ignorandoli. Tanto se uno è così, non cambia idea in nessun modo. E’ il caso di dire “amen”

  7. Vorrei dire qualcosa di originale, ci provo. Queste persone e i loro deliri sono transnazionali, democratici pure. Si trovano teste di questo tipo dal Fiume Giallo al Tevere, dal Mississippi al Nilo. Da tecnico, considero queste persone degli outlier, come quegli esperimenti venuti proprio male, perche lo studente e’ stato negligente e ha prodotto risultati assurdi. Ecco, e’ ugualmente assurdo che la stessa cilindrata di cervello e un corpo normalmente funzionante possano produrre una persona normale e certi casi umani. Gli outliers si ignorano e si tira avanti senza problemi.

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