Passi avanti

L’Italia festeggia una scoperta scientifica importante.

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Ognuno porta avanti la civiltà come può, qualcuno studiando uno strumento per la manipolazione esatta del DNA, qualcuno indignandosi su Facebook, qualcuno scrivendo su blog senza capo né coda; ma per lo più ci sono due categorie di persone: quelli che tirano la carretta, e quelli che sono la carretta (zavorre comprese, ovviamente).

Siamo talmente abituati alla visione egocentrica ed egoistica della vita sociale che quando un ragazzo ammette di aver segnato un gol di mano, dagli spalti parte una stupefatta standing ovation. Una visone talmente vera che la prima domanda per risolvere un crimine è ancora “cui prodest”?

Allora oggi voglio disinteressatamente fare la mia parte e aiutare ognuno, per quanto possibile, a confermare il proprio contributo alla società.

Ai gladiatori dell’indignazione, o sciacalli, posso consegnare un paio di spunti che, a fronte dell’energia e della rabbia dimostrate negli ultimi tempi, dovrebbero portarli a scendere in piazza e aiutare a spingere la nostra carretta fuori dal pantano in cui pare immersa.

Un professore è stato arrestato a Riccione per aver fatto richieste sessuali esplicite a una studentessa quindicenne. Pensate, non solo un’ipotesi di app che lo consenta, ma proprio lui lì a metterci la faccia e chiedere di fare roba. Con una minorenne, per giunta. Un vero reato!
Almeno fuori dalla sacrestia.

A Rimini invece sono stati affissi piccoli manifesti fascisti con la foto del duce e la scritta “Per un mondo più pulito torna in vita zio Benito”.
Manifesti abusivi.
Attaccati con lo scotch sul marmo.
Lo so che questa è una cosa per cui solo la metà di voi si indignerà la metà di quanto un mezzo cittadino farebbe, ma so che avete fatto anche cose buone.

In fine la corte di Strasburgo ha affermato che utilizzare immagini sacre a scopi pubblicitari non è reato; a meno che non ci sia un’istigazione all’odio, quindi, l’indignazione non conta, il fastidio non giustifica censura. Questa cosa va arginata, amici, perché oggi tagliano fuori i religiosi, domani potrebbe toccare alle mamme, dopodomani ai sostenitori dei capelli caduti, e quando toccherà a voi, non ci sarà più nessuno a indignarsi.

Quindi giù, tutti in piazza con la coerenza che vi contraddistingue! Oppure no, con la coerenza che vi contraddistingue.

Ma per voi ce n’è abbastanza, ora devo passare a sostenere quelli che trainano il paese con la ricerca e lo sviluppo.

Forza ragazzi!

Sì, questo è più o meno il massimo che posso fare. Questo, votare chi guarda al progresso più che alla nostalgia, pagare le tasse, sostenere di tanto in tanto qualche progetto, e parlare come se tutto ciò fosse normale. Oh, non sarà quanto ho potuto fare per gli indignati, ma almeno… no, in effetti non c’è un “almeno”, ma voi siete intelligenti, saprete sfruttare quello che c’è.

Per quanto riguarda invece quelli che scrivono su blog senza capo né coda, be’, ho già fatto la mia parte.

[D.C.]

 

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