Tutti a puttane

Sospeso il processo Tarantini: la legge Merlin potrebbe essere incostituzionale.

paperi2

Mentre l’Italiano Medio™ lamenta che “così non si può più andare avanti” e non è chiaro se si riferisca alla presenza di negri o di neri, non posso fare a meno di notare che lo fa con il suo cellulare nuovo, seduto sul divano della sua casa di proprietà, mentre sgranocchia prodotti bio e ignora i suoi due figli che hanno la varicella e i problemi a scuola. Probabilmente proprio a causa dei negri. O dei neri. O del non saper distinguere.

Evidente però è la sua difficoltà di giudizio, e non solo quella nel metterlo su.

Non sono un sostenitore dell’adagio “se si lamenta de ‘ste cazzate, evidentemente sta troppo bene”, perché se c’è di che lamentarsi, c’è di che migliorare. A patto che si indichino dei problemi e non delle “cose”. Che so, indicare i vaccini potrebbe portare a pensare che il problema sia “non dovremmo vivere tanto”, l’immigrazione: “non dovremmo essere così agiati”, l’eutanasia: “dovremmo scegliere di ammalarci di malattia prevenibili, non di morire per quelle incurabili”, e così via. In somma, una situazione dalla quale da bambini mamma ci avrebbe sottratti dicendo “quando sarai grande capirai”. Solo che poi un po’ non deve avercelo spiegato bene, un po’ abbiamo smesso di crescere, alla fine è andato tutto a puttane.

“…sapessi andarci io…” cantava Baglioni.

E infatti ci va un sacco di gente, ricconi compresi, che però se ne possono permettere anche di buone, anche di quelle che lo fanno proprio per scelta. E questa cosa della scelta, secondo qualcuno, è un principio sufficiente a respingere i tentativi di ingerenza da parte di una legge liberticida che insiste sulla stessa proibizione che ha già fallito nell’ergersi a baluardo dello sviluppo sociale.

O, come la mette giù l’avvocato del caso: i Berlusca devono pur fottere, e non è che possano ogni volta rimetterci mezzo capitale in alimenti.

A rispondere a questa esigenza di libertà di scelta c’è un sadico sostituto procuratore: “è un lavoro che fa soffrire chi lo esercita – ha detto – per questo, che lo di eserciti in locali di lusso o per strada, la sostanza non cambia”. Che è esattamente quello che si può dire della quasi totalità dei lavori. Ma mentre per braccia, testa e gambe il pagamento è perfettamente legale, per gli orifizi la questione è totalmente diversa; mettere un orgasmo sul tavolo cambia le regole del gioco: da Monopoly a Tabù.

Con faciloneria popolare da bar sport potrei chiedervi: ma se il paese va a puttane, perché non possiamo andarci anche noi?

Ma oltre a evitarmi la risposta “perché non possiamo permettercelo”, voglio evitare di ritrovarmi in quel cazzo di bar, che è pieno di scuri (se non di neri), e stare dove sto, che da qui si vede un paese sì pieno di problemi, ma che mi permette di fare una vita migliore di quella che fa la maggior parte degli esseri di questo pianeta, e che mi permette di vedere la parte migliore dell’umanità che si danna per portarci da qualche parte, e se ‘sta parte ogni tanto è dove c’è una prostituta è bene che lo faccia senza rotture di coglioni, che di certo non sarà male come andare dove lasciano morire i bambini per superstizione, dove si negano diritti alle minoranze, dove si spara a gli stranieri.

[Diego Cerreti]

4 risposte a "Tutti a puttane"

  1. Zizek è un po’ particolare come rètore, perché procede nei ragionamenti utilizzando argomentazioni paradossali, che sono di difficile confutazione proprio per la loro stessa natura.
    Però è Zizek, un po’ può permetterselo, un po’ i discorsi che fa alla fine un senso lo acquisiscono.
    Per tutti gli altri il confine tra paradosso e contraddizione è pericolosamente labile e – nella mia esperienza, per la mia personalissima analisi ‘letteraria’ – chi non riesce a tracciare alla fine di un articolo una sintesi chiara, senza negarsela da solo, rientra nella categoria stilistica “hater”, che non è male, ma lascia la sensazione di non sapere bene cosa vuole dire.
    Scusate la giaculatoria, volevo solo condividere un piccolo pensiero

    1. Però qui non c’è così tanto hate, in realtà. Banalmente – sennò la rubrica non si chiamerebbe “E Grazie al Cazzo” – si sostiene che le lamentele che si sentono spesso in giro, quelle per cui la società “ormai” è “andata a puttane”, non hanno in realtà motivo di esistere perché banalmente non è così: non è tutto perduto, irrecuperabile, da bruciare per riedificare. “Andare a puttane”, dunque, rimane un’espressione da usarsi in senso letterale, cosa che per il nostro redattore sarebbe da farsi nel modo più libero possibile, essendo un sostenitore della legalizzazione della prostituzione (maschile e femminile, prima che insorga qualcuno).

      1. Ho citato gli hater (pensando esplicitamente al nostro comune amico Nebo e al precursore bucknasty) perché in questo articolo ho ravvisato la loro stessa cifra stilistica di insultare tutti i punti di vista citati in una discussione produceva un divertente effetto nichilista – non perché in effetti ci sia molto odio in questo articolo, non volevo comparare il vostro redattore a quei loschi figuri, scusate.

        Dal testo avrei dedotto una tesi molto più contraddittoria sulla passione della nostra società per il sesso a pagamento, ma giusto per commentare il tuo commento, mi associo al tuo redattore per una legalizzazione della prostituzione – perché sono uno statalista di merda, e pensare ai miliardi di IVA e tasse evase (e dirottate invece per finanziare le mafie) mi manda ai matti.
        Per la prostituzione maschile invece non ho idee particolari: ho già un lavoro e non sento ancora il bisogno di migliorare la mia posizione sociale.

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.