Ho sempre pensato che una persona di sinistra dovesse avere una sorta di dovere morale a battersi per la parità dei diritti, lottando contro sessismo, omofobia e ogni tipo di discriminazione. Dopo gli odiosi attacchi a Laura Boldrini, Maria Elena Boschi e ad altre donne appartenenti alla sinistra o al centro sinistra, ma anche a persone vittime di violenza, mi sono convinto che questa aggressività verbale, diretta e discriminatoria, dovesse essere combattuta. Sia chiaro, non sono contro le parolacce, che qui ne abbiamo sempre dette un sacco, o contro l’esprimere anche in modo colorito le proprie idee nei confronti di atteggiamenti o gruppi di persone che fanno o dicono cose deprecabili. Sono contro gli attacchi personali, o quantomeno sono per la consapevolezza: se io dico che chi crede a una data fake news è un idiota, devo essere cosciente che lo sto insultando.
Parimenti, se io insulto una donna in quanto donna, un omosessuale in quanto omosessuale, uno straniero in quanto straniero, devo sapere di essere sessista, omofobo, xenofobo e via dicendo; devo anche essere cosciente che se a quel punto condivido post contro la violenza sulle donne, o le bandierine arcobaleno, o soffro di disturbo dissociativo dell’identità, o faccio e dico cose senza capire un cazzo di quello che faccio e dico, oppure sono quantomeno un incoerente. E se magari il mio sport preferito è dire che “i grillini sono incoerenti” posso anche avere ragione, ma è come il bue che da del cornuto all’asino.
Adesso voglio parlarvi di un caso, balzato alla mia attenzione grazie al nostro gruppo, Aia Furibonda, e che vede protagonista una sostenitrice di Matteo Salvini, incidentalmente anche più-o-meno-stilista e wanna-be-a-star-ma-non-gliela-fo, che d’ora in poi chiamerò “Giussanina”.
Questa donna (forse transessuale, come trasparirebbe da alcuni commenti dell’interessata, ma la cosa è rilevante il giusto, perché è indifferente se la Giussanina sia una donna, una trans, o un ragioniere con la parrucca, è una persona e va rispettata in quanto tale), che in passato ha provato a sbarcare il lunario come sosia di Madonna, qualche giorno fa si è fatta fare qualche scatto vestita (poco) da “guerriera”: scarpe aperte, un “costumino” minimal creato con loghi della Lega, un bracciale, una spada, uno scudo e un cartello con scritto “Salvini” a coprire il pube. Insomma, per l’appunto, una via di mezzo fra Alberto da Giussano e Xena.
Di cattivo gusto? Probabile, più o meno quanto quei bischeri che si mettono l’elmo con le corna per andare a Pontida (e poi magari hanno il coraggio di dire che “i Pride sono una carnevalata”), ma oh, io sono un goth, per me ognuno deve vestirsi come gli pare. Discutibili idee politiche? Con me sfondate una porta aperta, ma fino a prova contraria sostenere un partito o un candidato rientra nei diritti di ogni cittadino italiano. Anche facendo il cosplay di She-ra, se uno vuole. Sta di fatto che non vedo una e una sola motivazione per insultarla o fare body shaming: al massimo tollererei blande prese per il culo, ma dato che la tizia è chiaramente in cerca di visibilità (nel post tagga gente di Mediaset, probabilmente conosciuta qualche anno fa, quando si fece buttare fuori al primo turno da Italia’s Got Talent) farei di tutto meno che dargliela, no?
“E allora perché stai scrivendo di lei?” diranno in coro i miei amati lettori, “Sei forse diventato scemo?”
No, non sono scemo. A parte che se non l’avete notato non l’ho mai chiamata per nome, il problema è che ho fatto l’errore di aprire i commenti alle immagini sul profilo della Giussanina.
Molti detrattori si producono in commenti critici, che ci stanno, ma un discreto numero di persone decide che la critica non basta e si produce in una serie di offese sessiste, disegnini che manco Ghisberto, allusioni sessuali, body shaming e chi più ne ha più ne metta.
Qualcuno prova timidamente a far notare che ok, Salvini ci può anche fare schifo e paura, ma insultare la ragazza è un po’ una stronzata. E arriva puntuale il genio che confonde il diritto di critica con il “diritto d’insulto”.
Mi tocca far notare un paio di cose.
- È un po’ inutile difendere chi viene discriminato (migranti, donne, membri della comunità LGBTQ+, fan degli 883) e poi prodursi in queste perle di cattiveria con la bava alla bocca.
- Questa tizia cerca visibilità e voi gliene state dando a pacchi.
- Nei commenti ha praticamente ammesso che sta trollando tutti, e questo non ha fatto che aumentare il numero di commenti e di boccaloni pronti a difendere la morale comune a suon di click, Napalm51 vi fa una pippa.
Quindi, come purtroppo succede ogni tanto, qualcuno deve dirvi le cose come stanno, amici commentatori dal “prendi un cazzo nero” e “offrimi la bocca” facile.
Siete dei coglioni.
Siete dei coglioni – e no, non è “diritto di critica”, vi sto proprio insultando dal profondo del cuore – perché siete delle bestie al pari di quelli contro cui vi scagliate, pronti a offendere qualcuno sul piano personale perché la pensa in modo diverso dal vostro senza sapere come attaccare gli argomenti. Non riconoscete una manovra di auto-promozione neanche se tag e hashtag vi sbattono la realtà in faccia, quello che conta per voi è dire la vostra piccola bestialità sessista, anche a costo di fare danni. E io ve lo dico, visto che questo mi pare l’unico linguaggio che capite.
Siete dei coglioni perché invece di fare spallucce e pensare “eh, bon, è una in cerca di visibilità, sticazzi” dovete mettervi lì, a condividere il post per insultarla, col risultato che una che sul post pubblico precedente ha otto (8!) like, si ritrova con due post che raggiungono complessivamente oltre 800 like, 1800 commenti e 700 condivisioni. Gliel’avete fatta vedere, eh, a questa – come l’avete chiamata? – decerebrata. Magari non trattenete il respiro in attesa del Nobel, non si sa mai.
Siete dei coglioni perché avete dato un’arma enorme in mano a Salvini, riempiendo di insulti gratuiti, sessisti e omofobi una sua sostenitrice. Adesso Salvini può usare questa vicenda per accusarvi di incoerenza e cattiveria, mettendo in difficoltà tutti coloro che lottano per l’uguaglianza e per i diritti di tutti. Questo è il risultato che avete ottenuto scagliandovi come l’ultimo degli imbecilli su una che ha solo detto che vota uno che non vi piace con un costume buffo.
E non capite quanto è grave, non capite che siete diventati come loro, che così li fate vincere su tutti i fronti. Blaterate di “limitare il diritto di voto” come un fascista qualsiasi e poi vi fate prendere per il culo da una che il mondo stava ignorando e che solo grazie alla vostra smania idiota di fare gli stronzi ha ottenuto la visibilità che voleva.
La prossima volta che vi prudono i diti, fatemi, fatevi e fateci un favore: stiantateveli nel culo.
Che già siamo nella merda, proprio non ci serve gente come voi che si mette a fare l’onda.
Buona settimana.
[Marco Valtriani]
Meriteresti di essere portato in trionfo.
Io, per quello che mi riguarda, cerco di apprezzare l’obiettività e la coerenza – quindi c’è almeno uno che ha apprezzato moltissimo questo tuo post, per quanto minchione possa essere.
* possa essere IO, non tu.
Avevo capito, tranquillo (e comunque anche se tu l’avessi detto a me so che l’avresti fatto con intento scherzoso)
marco valtriani che dire? condivido tutto ciò che hai scritto…ieri ho passato 2 ore a discutere con un mio contatto su Fb (iscritto PD) il quale ha postato la seguente notiziona: Cecchi Paone alla trasmissione Un Giorno da Pecora ha dichiarato che in questo Governo ci sono almeno 3 ministri gay e uno di questi è Di Maio…apriti cielo….centinaia di commenti uno più becero dell’altro (quasi tutti da sostenitori del PD)…quando mi sono permessa di far notare che questa informazione era per me ininfluente su quanto penso di Di Maio mi è stato risposto: “qualsiasi cosa che serva a screditarlo va bene..”..poi la stessa persona si è premurata di aggiungere che non ha niente contro i gay…ecco. una banda di COGLIONI.
Il link “commenti dell’interessata” è sbagliato.
Grazie, adesso dovrebbe funzionare.
Marco, non pensi che anche il Salvini abbia lo stesso modus operandi? Attira su di se odio da una parte ed ammirazione dall’altra. Ma chi se ne frega, l’importante è essere ogni giorno nell’obbiettivo. Che ne pensi?
Sono d’accordo. Infatti Salvini non si disinnesca con queste polemiche (né da una parte, né dall’altra), si disininnesca solo se qualcuno gli fa chinare il capo – pubblicamente o privatamente, l’importante è che appaia “debole” (un capo come lui non può essere vigliacco o sottomesso) – oppure se si riesce a dimostrare che la sua retorica eccessiva produce un danno AGLI ITALIANI (finché lo produce agli stranieri, che sono il suo “nemico”, non perde consensi fra i suoi sostenitori).
GRAZIE. Ho scoperto della vicenda in seguito, quindi mi ero perso questo articolo, ed avevo tratto più o meno le tue stesse conclusioni (anche se non altrettanto ben articolate).
ok…. condivido tutto e sottoscrivo ogni virgola…. tranne che il non insultare i fan degli 883. ok, sono un cojone. posso continuare a insultarli? solo loro dai…..