Ci sono tante cose da fare con la psichiatria.

 

 

Mio buon Gesù, la religione che porta il tuo nome fa proprio pena
ed i ministri che l’amministrano son gente oscena:
fan riti necrofili, in luoghi lugubri, corrompono i giovani, le menti e i culi…”

(Fucktotum – Uniti contro Cristo)

Che Papa Francesco fosse, più che il volto nuovo che avrebbe cambiato finalmente la chiesa cattolica, un abilissimo comunicatore in grado di zuccherare anche la merda, lo diciamo, tipo, dal day one. E qualche anno fa avevamo fatto un sunto dei primi tre anni di pontificato, un pontificato carico di rivoluzioni: quantomeno, adesso se qualcuno ti offende la mamma puoi dargli un pugno. Se invece un prete ti fotte il figliolo al massimo puoi cambiargli parrocchia, ma che ci vuoi fare, sono problemi complessi*.

Qualche ora fa il papa si è espresso nuovamente sull’omosessualità, rispondendo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva cosa avrebbe consigliato a un padre il cui figlio manifestasse tendenze omosessuali: “a quale età si manifesta questa inquietudine del figlio? Una cosa è quando si manifesta da bambino, che ci sono tante cose da fare con la psichiatria, per vedere come sono le cose. Un’altra cosa è quando si manifesta dopo 20 anni o cose del genere“.

Qualcuno dirà “oibò, ma è il papa, cosa vuoi che dica?”

Certo, ci mancherebbe, che il papa sia un omofobo non è un mistero, e il catechismo della chiesa cattolica addita ancora gli “atti di omosessualità” (sic) come intrinsecamente disordinati e contrari alla legge naturale**. Anche che la frase sia anacronistica potrebbe essere normale, dopo tutto il baraccone-chiesa è anacronistico di per sé – non è da tutti prendere come base della propria morale un libro scritto più di 3000 anni fa da gente che viveva in capanne di stèccoli e merda, lapidava le donne, sterminava i bambini e pensava che il sole girasse intorno a una terra piatta – ma fa un po’ incazzare che il papa, nel 2018, parli di “psichiatria” per “fare tante cose” rispetto all’omosessualità.

Anche perché sì, ci sono tante cose da fare con la psichiatria. Per esempio potrebbe curare i preti. E non parlo solo di quelli pedofili, parlo proprio di tutti. Tu da chi manderesti un tuo amico, se ti dicesse che il pezzo di pane che sta mangiando si trasforma in carne di ebreo morto durante la digestione? O se fosse convinto di avere il potere magico di cancellare le tue colpe facendoti ripetere delle filastrocche o facendoti passare sotto un portone incantato? O se ti confessasse di pensare di essere il successore del discepolo del protagonista di quindici libri (poi ridotti a quattro per motivi di marketing)?

Nonostante ci siano davvero tante cose da fare con la psichiatria, però, fra queste non c’è “curare l’omosessualità”, semplicemente perché l’omosessualità non è una malattia e nel 2018 dovrebbe essere una cosa risaputa.

Mi dispiace ma non prego, non è un dio quello che chiedo in questa vita,
ma peccare in libertà: come in cielo così in terra, questa è la mia volontà.”
(Punkreas – E così sia)

Invece sembra proprio che il papa ignori che dal 17 maggio 1990 qualsiasi definizione di omosessualità è stata, giustamente, cancellata dalle categorie diagnostiche delle malattie mentali e che ormai l’omosessualità è riconosciuta come orientamento sessuale da tutte le persone normali. Oppure lo sa benissimo, ma se ne sbatte allegramente le palle: voglio dire, cosa vuoi che ne sappiano gli psichiatri? La risposta ce l’ha lui, che ha studiato lungamente libri e libri che parlano di cose che non esistono.

Chiaramente, se ti fa stare bene, per me puoi credere anche nel Grande Juju sul Fondo del Mare: basta che non mi citofoni la domenica alle 7, che non pretendi di dire agli altri cosa fare perché te l’ha suggerito il tuo amico immaginario e che la tua capacità di giudizio non sia ottenebrata dalla superstizione, dal pensiero magico e dalle assurde regole e idee di un’organizzazione che ancora oggi copre il più imponente giro di pedofilia del pianeta, promuove sessismo e omofobia, sputa sentenze su la qualunque senza la minima competenza e ha un’economia assolutamente non trasparente e affari in tutto il pianeta di cui spesso non ci è dato di conoscere non solo i dettagli, ma neanche l’esistenza.

That’s why I’m an atheist, I’m not one of God’s fascists
Don’t need your mumble jumble to know that I exist
That’s why that I’am an atheist”
(D.O.A. – That’s why I am an Atheist)

Ovviamente i cattolici che hanno anche amici gay hanno immediatamente preso posizione contro il papa chiudendosi in uno sdegnato silenzio, protestando con la stessa verve che mettono nelle numerose*** fiaccolate contro la pedofilia ecclesiastica organizzate fino a oggi. Nessuno che si chieda come faccia un perito chimico, ex buttafuori di un locale malfamato, che a poco più di vent’anni ha deciso di mettere il cazzo in formalina per scalare le gerarchie della chiesa, ad avere la verità in tasca su questioni etiche complesse, sulla famiglia e sulla sessualità, sul concepimento e sulla fine della vita.

Che bella cosa, la fede. Anche quando si tramuta da spiritualità a cieca obbedienza nei confronti di un’altra persona il cui principale merito è non scopare da sessant’anni.

Sinceramente non so cosa dire, per me la chiesa rimane una delle baracconate più ridicole e pericolose insieme e non riesco a capire come si possa affidare la propria morale a persone che nel migliore dei casi non sperimenteranno mai nulla di quello su cui pretendono di avere la verità in tasca, ma oh, cosa vi devo dire. Contenti loro.

Magari, ecco, ogni tanto ricordiamoci di far notare agli amici cattolici che, a un certo punto, l’intolleranza retrograda e antiscientifica avrebbe anche rotto il cazzo. Perché loro, evidentemente, da soli non ci arrivano.

[Benito Karimov]

* nel senso: il figliolo te l’ha scopato in bocca o nel culo? l’ha toccato dolcemente o in modo brusco? l’ha sculacciato? si è fatto dire qualche parola sconcia o era attratto dalla purezza? gli ha sborrato in faccia o gli è venuto dentro? Come vedete sono problemi complessi, se sei un cazzo di malato di mente.

** eppure, parafrasando Severo Raimondo, non mi pare esista nessuna legge naturale che impedisca a due uomini di pigiarselo in culo o a due donne di sforbiciare. Mentre esistono svariate leggi naturali che impediscono al pane di diventare carne, alla gente di camminare a piedi nudi sull’acqua e ai morti per crocifissione di tornare in vita.

*** trovate un contatore aggiornato delle manifestazioni contro gli scandali ecclesiastici sulla pagina wikipedia dedicata.

3 risposte a "Ci sono tante cose da fare con la psichiatria."

  1. Tutto giusto, solamente un unico appunto: quelli che hanno cancellato l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali sono anche gli stessi che precedentemente ce l’avevano inserita, per cui la loro credibilità scientifica è la stessa dei papi che prima condannano Galileo e poi lo riabilitano.
    L’unico motivo per cui lo hanno fatto è perché prima l’omosessualità era moralmente condannata e poi i gay si sono incazzati. Quello che si decide per alzata di mano non è scienza e lo stesso concetto di malattia mentale non ha nulla di scientifico.

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