Il trionfo della democrazia

Gli elettori 5 Stelle garantiscono l’immunità a Salvini.

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Contro la Casta, per l’onestà, per l’abolizione dell’immunità parlamentare.

Cambiare governo era una priorità, e molti hanno votato il cambiamento, ma il cambiamento non può evidentemente prevedere la rinuncia dei privilegi, sebbene dichiarata attraverso urla sguaiate fin dal principio.

L'immagine può contenere: una o più persone e testo

Solo l’ingenua onestà di alcuni fondatori del Movimento 5 Stelle avrebbe potuto far pensare che la volontà di togliere il privilegio a chi l’aveva potesse significare non volerlo acquisire per sé.

Tornando al concetto espresso la settimana scorsa, questo è il sunto di quanto accaduto ieri, quando i rappresentanti di governo hanno smesso di rappresentare e hanno lasciato che la gente si rappresentasse da sola:

L'immagine può contenere: testo

E ora posso detestarvi per vostra stessa scelta. Non sono io a essere stronzo, siete voi che siete merde ipocrite.

Al di là della truffa, durante la quale i parlamentari hanno intascato lo stipendio statale senza offrire alcun servizio, rimane il gusto per una forma di democrazia diretta ridotta all’essenziale: decisioni prese a gusto di popolo.

Fragola o cioccolato? Non saprei, la fragola mi fa reazione, ma il cioccolato è nero… click.
Pensioni o reddito di cittadinanza? Be’ la pensione mi piace, ma è roba da vecchi fancazzisti… click.
Pizza o baguette? Pizza alé oh oh, po po poppo po poooo po… click.
Immunità parlamentare o sequestro di persona aggravato? Un capitano! C’è solo un capitano… click.
Scie chimiche o Super Quark? E allora il PD dei marò vaccinati autistici alle foibe servi dei poteri forti?… click.

Superati i fin troppo ovvi paragoni con le realtà “distopiche” previste in storie come quelle di Black Mirror, ci troviamo al punto d’incontro tra gli estremi di uno stato circolare delle cose. Quello stato in cui evidentemente dobbiamo riconoscere la malattia, con tutti i suoi devastanti effetti, prima di intervenire con una cura. Così come abbiamo dovuto ammalarci di Berlusconi per poterne uscire (male) da una parte, così dall’altra oggi dobbiamo beccarci una bella influenza di populismo, traduzione della “democrazia diretta”, con i suoi sfoghi, dalle scelte a cazzo di cane alle lapidazioni di piazza.

Chiaramente non ci stiamo stupefacendo per comportamenti largamente previsti, così come non ci stupimmo quando zio Silvio utilizzò lo Stato come chauffeur dei cazzi suoi, oggi di certo non cadiamo dal pero mentre una mandria di scimmie urlatrici manda a puttane il paese con gesti violenti, prepotenti, ignoranti e inconsulti. Semplicemente notiamo come questo sia il risultato di un desiderio popolare di “giustizia dal basso”, desiderio sorto anche nei cuori di persone vere, e non solo nei culi della gente; persone con desideri semplici incapaci di formulare ragionamenti complessi attorno alle molteplici tematiche necessarie a portare a buon fine quei desideri stessi, persone che normalmente si affidano a un sistema rappresentativo, in cui vengono eletti i primi tra i cittadini, le persone più capaci, intelligenti e sagge, in grado a loro volta di affidarsi ad esperti di ogni settore per affrontare quelle decisioni che i votanti non possono e quindi non devono prendere.
Ecco, per qualche forma di devianza sociale oggi anche le persone che avevano visto più o meno funzionare questo sistema si sono convinte che invece fare tutto da sé (pagando comunque dei rappresentanti), sia una buona idea.

Bravi stronzi.

Il dio dell’ironia mi sta offrendo la cena, e giuro che me la starei godendo se non fossi anch’io una delle portate.

Spero solo che non arriveremo al punto in cui sentiremo qualcuno dire “E allora il M5S?!?§1?”. Perché la situazione a breve cambierà, perché tutto rimanga uguale è un passaggio necessario, e così voi potrerte, sotto un’altra bandiera, continuare ad essere le merde fascistelle che siete sempre state, giustizialisti col prossimo, garantisti con voi stessi.

Ma sappiate che con voi il destino del paese è l’unica cosa che condivido, perché come già detto, dimostrato e votato, voi siete voi, e io no.

Con tutto l’amore possibile.

[D.C.]

 

PS
Niente pipponi sui numeri dei votanti: se in gruppo di 10 persone ci sono 2 stronzi e 8 precisi, ma i precisi non fanno nulla per correggere i 2 stronzi, allora abbiamo un gruppo di 10 stronzi.

 

4 risposte a "Il trionfo della democrazia"

  1. Niente pipponi sui numeri dei votanti: se in gruppo di 10 persone ci sono 2 stronzi e 8 precisi, ma i precisi non fanno nulla per correggere i 2 stronzi, allora abbiamo un gruppo di 10 stronzi.
    APPLAUSI A SCROSCIO

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