Mi piaceva scrivere un titolo da clickbait.
Pesce-clickbait.
LOL
Non giudicate. Solo critiche costruttive.
Comunque, sebbene non parleremo di veganesimo, di pesci né di pratiche sessuali, il titolo rimane attinente. Si tratta infatti non tanto delle scelte personali di chiunque, che son favorevole all’eutanasia, figuriamoci al mangiare dal fastfood al crudo paleolitico, quanto all’influenza delle scelte personali sul prossimo.
Nel caso specifico si parla di una bella figliuola che utilizza il proprio carisma per convincere altre persone a seguire una dieta che ha portato lei stessa alla malattia, guadagnando quindi sulla salute altrui.
Forse quando si parla di fottere Big Pharma si intende “sul suo stesso campo”.
Fatto sta che la signorina, resa edotta delle conseguenze del proprio “prodotto”, ne ha privatamente preso le distanze continuandone invece la promulgazione in pubblico.
Un atteggiamento piuttosto incoerente o, come diremmo dalle mie parti, da figlia della merda.
Una scelta non difforme da quelle di tante Wanna Marchi, Vannoni, cattolici, fascisti in generale e giustizialisti dell’ultima ora. Gente che in favore di un guadagno personale reale o presunto ha sganciato la zavorra della coerenza, a cui quasi sempre seguono quella della civiltà e dell’umanità.
Anche senza scomodare i soliti alfieri del degrado urbano, che farebbero fucilare tutti gli (altri) automobilisti in doppia fila, possiamo notare questo di tipo di comportamenti ipocriti e violenti in ogni ambito della nostra quotidianità, con una società alla deriva aerea tra i cieli della disfatta.
Metro dell’abitudine alla scarsità di ossigeno dovuta alle quote raggiunte è la risposta del pubblico alla giovane dispensatrice di morte, redarguita non tanto per questo, quanto per l’aver “preso il pesce”. Una roba che a pensarci bene, forse, tutto sommato, questa è proprio la guida che meritano.
[D.C.]