Fate caà.

Corrado Guzzanti, in quell’opera unica e meravigliosa che è Boris, vestendo i panni del folle attore Mariano Giusti e convinto che Gesù lo stia “mettendo alla prova”, dice volgendo lo sguardo al cielo: “è una sfida… mi stai sfidando… non si riesce a starti dietro, sei dieci anni avanti!”.

Ecco, ultimamente ogni volta che esce una qualsiasi notizia che coinvolga uno o più morti, o un qualche atto di violenza, guardo i commenti della gente e penso più o meno la stessa cosa, con la differenza che a essersi portate avanti di dieci anni sono le ottuse bestialità di una certa parte del paese.

Al momento “non gli sto dietro”, alla gente. Non passa giorno che non ci sia una qualche mistificazione, qualche bufala palese a cui credono migliaia di rincoglioniti, torme di persone che giustificano l’ingiustificabile e gente che vomita merda come se avesse avuto per giorni, come unica forma di sostentamento, il leccare il liquido che cola dal culo di Ferrara quando ha la diarrea.

Sinceramente – e sono sicuro di averne già scritto, ma ormai ogni giorno è una discesa verso un abisso di squallore e bestemmie – smetto di stupirmi un po’ di più per l’ignoranza, il doppiopesismo, la cattiveria brutale dei miei connazionali. Nonostante questo, ogni tanto la misura e colma, ed esplodo.

Segue dunque una breve panoramica su alcuni ultimi fatti che mi sono capitati sotto gli occhi, che commenterò con tutta la cattiveria e l’acredine accumulata negli ultimi mesi; non sarò assertivo, non sarò non ostile, non sarò condiscendente, anche perché mi rivolgerò direttamente a quelli che sembrano impermeabili al confronto civile, quindi anche se in qualche modo rischierò di contraddirmi, perché sostanzialmente sarei un sostenitore del dialogo, a questo giro facciamo che sticazzi proprio. Dunque, prima che qualcuno decida di aprire il fuoco amico dicendo “ma così si fa il loro gioco!”, vi rispondo da subito: non rompetemi i coglioni. Abbiamo speso centinaia di parole sull’argomento, non voglio offendere “gli elettori di destra”: voglio mettere dei puntini sulle i e stigmatizzare dei comportamenti che non sono “di destra”, sono semplicemente stupidi o disumani, chiunque li tenga. Se qualcuno si offenderà per quello che dirò, meglio: se sente il dolore del calcio, vuol dire che da qualche parte ha ancora, almeno metaforicamente, un paio di palle.

Uno: Bibbiano. Una vicenda terribile. I fatti sono questi:
Alcuni bambini sarebbero stati sottratti alle proprie famiglie sulla base di dichiarazioni e relazioni manipolate, per poi essere affidati ad amici e conoscenti dei soggetti coinvolti.
Gli inquirenti in realtà stavano già indagando da almeno un anno, perché le manipolazioni sulle perizie hanno comportato – ovviamente – un picco di segnalazioni per abusi anomalo e sproporzionato alla media nazionale.
• Le modalità degli abusi sono state analizzate tramite intercettazioni e controlli. A gestire la struttura era onlus di Moncalieri chiamata “Hansel e Gretel”: un centro privato specializzato in abusi su minori gestito dallo psicoterapeuta Claudio Foti e da sua moglie Nadia Bolognini, entrambi indagati per le perizie “taroccate” e . Sono indagati anche  la dirigente dei servizi sociali dell’Unione Val D’Enza, Federica Anghinolfi, e l’assistente sociale Francesco Monopoli, accusati di aver gestito il sistema di affido illecito dei bambini.
• Il Movimento 5 Stelle aveva fatto una donazione a diverse onlus, fra cui quella incriminata. Questo teoricamente non vuol dire un cazzo, perché i cinquestelle non potevano sapere cosa stesse accadendo nella struttura e, dato che per tutti la onlus era una normalissima associazione che si occupava di bambini in difficoltà, è da presupporsi la buona fede.
• Nell’inchiesta è coinvolto anche il Sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti del PD (che si è autosospeso), che è finito ai domiciliari; Carletti è accusato di abuso d’ufficio e falso ideologico. Ciò che si contesta al primo cittadino è di aver affidato gli spazi della struttura pubblica “La Cura” (ossia il luogo dove onlus teneva i bambini) ad un ente privato, senza gara e a titolo gratuito. Quindi, statece, non è coinvolto in crimini contro i minori. E fate un respirone, amici antipiddini: se si presuppone la buona fede di chi ha donato decine di migliaia di euro alla struttura, si presuppone la buona fede anche di chi ha fornito loro gli spazi.
• Sono indagati anche gli ex sindaci di Montecchio Emilia e Cavriago, Paolo Colli e Paolo Burani, in carica all’epoca dei fatti, ma per il momento non ci sono altri dettagli.

Fine. Nient’altro. Niente lavaggi del cervello o elettroshock, niente politici malvagi che sapevano tutto e tacevano o che supportavano economicamente la cosa in modo consapevole. Chiaramente si dovrà far luce sui politici coinvolti (di tutti gli schieramenti) per le vicende che li vedono protagonisti, e altrettanto chiaramente i responsabili delle manipolazioni e degli affidi, una volta concluse le indagini e accertarte le reali responsabilità, dovranno essere puniti in quanto pezzi di merda di notevoli proporzioni; però di politico qui c’è davvero poco, a parte le ignobili strumentalizzazioni messe in atto da alcuni partiti. C’è solo una storia orribile di abusi su molte famiglie e sui loro bambini.

Due: il carabiniere ucciso dal turista americano. Rifacciamo lo stesso esercizio, per rimanere allenati… ecco i fatti:
• Stando alle ultime ricostruzioni, Mario Cerciello Rega, carabiniere, è stato accoltellato undici volte dal 19enne americano Finnegan Elder Lee. L’omicidio è avvenuto per un controllo a seguito di una vicenda di spaccio ed estorsione, estorsione messa in atto da Finnegan e un altro connazionale, Christian Natale Hjorth, in cui sono coinvolti uno spacciatore (Italo Pompei) e un suo cliente (Sergio Brugiatelli), che è anche la vittima del tentativo di estorsione messo in atto dai due americani.
• Il turista che non ha accoltellato Mario Cerciello Rega, ossia Christian Natale Hjorth, è stato fotografato durante il fermo, ammanettato e bendato.

Innanzitutto, la morte del carabiniere è una disgrazia terribile, ancor più beffarda per il recente matrimonio dell’uomo, e per i motivi che invero appaiono futili rispetto a una vita spezzata. Qualcuno dice cinicamente che sono “i rischi del mestiere”, ma in realtà quello era un semplice controllo, un tentativo di risolvere un caso di estorsione di poche decine di euro, e questo rende la tragedia ancora più insensata.

La foto del turista ammanettato e bendato invece è un bruttissimo sciovolone, perché oltre a fornire appigli alla difesa dell’amico dell’omicida, ci rimanda l’immagine di uno Stato che infrange le sue stesse leggi (è vietato fotografare qualcuno ammanettato senza il suo consenso ed è vietato bendare una persona in stato di fermo). Chi invoca la pena di morte per l’americano, invece, per il sottoscritto è un povero animale scemo che seppellisce sotto una coltre di bile e idiozia secoli di storia, di diritto e di civiltà: spero che abbia qualche grave problema, come una vipera cespugliata con la diarrea al posto del lobo parietale, altrimenti non mi spiego come possano convivere in un unico mentecatto un così profondo senso della patria e, al tempo stesso, un’ignoranza così abissale su cosa sia uno stato di diritto o una società civile.

Tre: i centocinquanta morti in mare. Solito esercizio, non è difficile, su… ecco i fatti:
• Al largo della costa libica di Al Khoms, in Libia, sono stati ripescati i corpi di 62 migranti annegati nel naufragio di giovedì, in cui si temono fino a 150 morti, fra cui molti bambini.
Parecchia gente ha esultato.

Ecco, qui per me le cose si fanno impossibili da digerire.

Cazzo se vorrei sbattervi in faccia qualche foto. Farvi immaginare i vostri figli, i vostri partner o i vostri amici che muoiono coi polmoni pieni d’acqua e terrore. Infilarvi a forza nel cervello l’empatia necessaria a cogliere il dramma di persone che, a differenza nostra che stiamo col culo al caldo, scappavano da guerra, miseria e malattie e sono finiti ammazzati in mare, e hanno visto la vita lasciare gli occhi dei pripri cari, dei propri bambini, mentre voi dall’alto del vostro monitor vomitavate oscenità. Stronzi del cazzo che non siete altro. Qui mi spiace ma non c’è una sega da dire: se siete fra la “parecchia gente” che ha esultato, se non fossi sostanzialmente contrario alla violenza l’unica cosa che vorrei fare è prendervi a pugni finché non vi mettete a piangere e a implorare pietà, perché niente nel mio cervello riesce a giustificare un tale livello di arrogante disumanità. Vergognatevi, piccoli rigurgiti di un’oloturia spastica: se l’Italia fosse un essere vivente, voi sareste un cazzo di cancro.

Riassunto: se avete accusato gente che non c’entrava un cazzo di “vendere i bambini”, se avete gioito per le morti in mare, se avete calpestato ogni idea di Stato e di legge per essere vendicativi e forcaioli… ecco: fate caà.

Beh, non avrò detto molto, ma almeno mi sono sfogato.

Buona settimana a tutti.

[Marco Valtriani]

Una risposta a "Fate caà."

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