Il terzo futurismo renziano

tupperwaste

Lasciamo per un attimo da parte la grande rivoluzione del Papa Dellaggente™ che sa trasformare in incredibili miracoli gesti normalissimi tipo mettere al gabbio un prete pedofilo, gesto miracoloso proprio perché nessuno l’ha mai fatto prima. Lasciamo da parte il fatto che siamo messi malissimo se ogni volta che qualcuno è capace di un’azione positiva in termini di giustizia a noi ci sembra una roba incredibile. Un po’ come quando una mia amica, dopo innumerevoli esperienze con degli inetti, una volta mi ha detto: “Guarda non puoi capire, quello con cui esco adesso legge i libri”. Mi sembra un esempio abbastanza indicativo per illustrare la profondità della merda in cui siamo immersi, per cui non appena riusciamo a vedere un angolino di cielo somiglia al Paradiso.

E invece no. Il Paradiso non esiste.

Andiamo avanti. Parliamo del giovane Renzi che è andato in gita a New York a dire SHISH al suo idolo di sempre: Mr Obama.

Scambi di coppia alla Casa Bianca.
– Scambi di coppia alla Casa Bianca.

Matteo negli Stati Uniti somigliava tanto ai nostri giovani che vanno a Londra e scoprono la perfezione, la civiltà, la bellezza. Esterofili provinciali, insomma. Ha detto che solo lì si respira il futuro, che negli USA l’aria contiene ossigeno, anidride carbonica e 2046, che dobbiamo amare il futuro, scoparcelo, farci dei figli. Dei figli futuristi ovviamente.

Renzi ha altresì affermato, come un Messia della Ka$ta, di essere venuto sulla Terra per portare una rivoluzione in Italia, per andare avanti col suo programma nonostante tutti i suoi detrattori: lui deve far crescere l’Italia e lo farà, perché solo così potrà acquistare credibilità in Europa.

-“Scusa Matteo, ma come farai a portare avanti tutte le tue riforme nonostante il parere contrario dei sindacati e della minoranza PD?”

-“Ma sticazzi. IL FUTURO.”

“Scusa Matteo, come possiamo risolvere i problemi dell’UE?”

-“IL FUTURO”

“Scusa Matteo, ma…”

“HO DETTO IL FUTURO”

Ripete il suo refrain sul futuro ossessivamente, a metà tra la nenia e l’ipnosi, e riesce a creare questo assurdo sillogismo per cui il presente è merda e il futuro, invece, è una figata, sicché ti convinci che l’art.18 è demodé e la svolta sono le tutele crescenti.

Che è anche un po’ come dire che il presente ormai è passato, e il futuro è lì che ci aspetta bello pronto per incularci.

 

 

[S.T.]

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