Sciaf sciaf. Sciaf.

scusate

Siccome siete delle merde, ma non vi piace doverlo riconoscere, avete tirato fuori tutta la scarsissima astuzia di cui è capace il vostro grumo di materia grigia per giustificare la convinzione che le merde fossero gli altri. Spesso, quando siete stronzi a questo livello, il cervello vi serve solo per trovare sempre nuovi modi per pararvi il culo e non riconoscere quanto siete merde. E infatti, anche stavolta.

Siete delle persone orribili che pensano solo al loro misero orticello, a tirare l’acqua al proprio mulino, ad arrancare nel mare di guano nel quale vi siete ritrovati a sguazzare, di solito per una serie di scelte sbagliate dovute al fatto che siete per l’appunto delle persone orribili. Non avete uno stimolo creativo che sia uno perché chi è creativo sicuramente è finocchio, non avete cultura perché tanto cazzo ci fate, nessun interesse al di fuori della vostra vita meschina perché chi se ne frega, e diventate sempre più meschini quanto più vi ergete a difensori della vostra piccolezza come se fosse un vanto.

Perché adesso siete legittimati a vantarvene. Fino a qualche anno fa potevate solo tacere se volevate salvarvi la faccia, perché qualsiasi medio-stronzo con la terza media poteva zittirvi su un qualsiasi argomento, bastava che fosse (o sembrasse, ché tanto a questi infimi livelli non cambia niente) sicuro di quello che diceva. Storia, politica, religione, economia, arte, relazioni internazionali: non ne sapete un cazzo e chiunque ne sappia anche solo uno 0,1% su una scala da 1 a 1000 può dimostrarvelo. Quindi meglio se state zitti.

Ma adesso ci sono i social network. Adesso internet è così diffuso che lo sa usare anche una capra. E badate bene, il paragone non è casuale.

Adesso sapete che persone come voi ce ne sono un’infinità. Ce ne sono così tante che qualcuno che vi dà ragione su qualsiasi deiezione vi venga in mente di esprimere lo troverete sicuramente, anzi, più è un pensiero stronzo e più troverete stronzi che vi approvano. Perché siamo un popolo di stronzi, e cercare di non esserlo è faticosissimo, dato che c’è sempre una maggioranza che cerca di tirarti giù con sé per nascondere il fatto che non esiste un’alternativa al galleggiare nella merda, che questa è la condizione normale in cui vivere, anzi, quasi quasi è auspicabile, altrimenti si dovrebbero innescare tutta una serie di riflessioni che si riducono alla fatidica domanda: quanto c’è da essere stronzi per avere una vita così di merda?

Invece essere e rimanere delle merde è facilissimo. Pare quasi di sentire il sospiro di sollievo nel leggere commenti che farebbero accapponare la pelle anche a una iena: ah, ma quindi lo pensi anche tu? Vomitare merda va bene? Allora non sono così stronzo!

E quindi l’attività più allegra e soddisfacente della vostra vita si rivela giudicare gli altri. Puntare il dito, cercare i fallimenti altrui, sottolineare dove hanno sbagliato. Decidere come avrebbero potuto e dovuto comportarsi, perché voi sicuramente avreste fatto così, almeno a parole perché nei fatti avrebbe significato uscire dalla vostra pozza di guano e non sia mai. Fare un elenco di quelli che stanno peggio di voi e gioire delle loro disgrazie. Fare paragoni, dando per scontato che se la vostra situazione è migliore è perché qualcosa vi siete guadagnati, voi, e loro no. Invece nella maggior parte dei casi la vostra è solo la fortuna di essere nati in situazioni dove potete sopravvivere senza dovervi guadagnare niente, circondati da persone orribili quanto voi che non vi fanno notare quanto in realtà siete meritevoli di niente.

E quando la vostra esistenza incrocia quella di qualcun altro la cui vita non ha assolutamente niente a che vedere con la vostra, la vita di qualcuno che si fa i cazzi suoi, che non dà per scontato niente di quello che ha, che si rende conto di quanto la fortuna sia un bene aleatorio e velocemente deperibile, e magari a volte trova il tempo di pensare anche agli altri oltre che a se stesso; non necessariamente arrivando fino a zone di guerra vere per fare qualcosa di concreto, non necessariamente dedicando la propria vita alle missioni umanitarie, non per forza rischiando di farsi ammazzare per un’idea, NO, magari solo ponendosi delle domande, riflettendo su quale “civiltà” ci troviamo intorno, ragionando sulle problematiche prima di sparare a zero, pensando invece che giudicando, chiedendosi se è davvero il caso di fare dei figli per poi costringerli a mandarli a scuola con i vostri, beh, no, non può essere. Ci deve essere qualcosa sotto, ci deve essere qualche tornaconto, qualche vantaggio nascosto, qualcosa che non vogliono dirvi: perché voi siete totalmente incapaci di non essere stronzi che sguazzano nella merda, e l’unico modo per continuare a farlo senza rendervi conto di quanto siete miserabili è credere che non ci sia altro modo di vivere, e che quindi siano tutti come voi e che al massimo facciano finta di no, ma che in realtà siano stronzi tali e quali a voi, perché considerare un altro modo di esistere significherebbe cominciare a porsi delle domande.

Magari uscire dalla vostra pozza di merda, ma voi ci state così bene. Quindi rimaneteci.

[N.U.]

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