Ieri sera parlavo con un amico. Era tutto incazzato per la vicenda Professor Schettino, non per la cosa in sé, ma per come un sacco di suoi contatti su Facebook avesse condiviso la notizia “gonfiata” da La Nazione e dal TGCOM.
“Proprio non capisco come sia possibile che Marcancazzio abbia condiviso la bufala della Lectio Magistralis, dai, era ovvio che era una cazzata, eppure è una persona intelligente.”
Chissà. Forse c’è un nuovo virus che trasforma i neuroni in cazzi di pane.
Oppure Marcancazzio non è così intelligente. Finché posta cavolate e disegni e video di canzoni è una compagnia superficialmente tollerabile, ma sotto sotto è proprio un imbecille.
A casa mia (vivo nella Treccani) chiamiamo intelligenza le facoltà mentali che ci permettono di analizzare e comprendere ciò che ci circonda, di ragionare su concetti astratti, di comunicare con gli altri e di adattarci e modificare le situazioni in cui ci troviamo. Un aggeggio decisamente utile, non infallibile, ma comodo una volta tolto dal cellophane. E tendiamo a definire “intelligente” una persona che, di norma, usa tale strumento con sufficiente perizia da non sembrare un elettore della Lega.
Se Marcancazzio ha condiviso una vaccata, perché incapace di capire che è una vaccata, o perché comunque pur avendo il dubbio non è riuscito a valutare le conseguenze potenziali del contribuire far diventare virale una vaccata, magari è il caso di farsene una ragione: è un imbecille.
Insomma: a nessuno piace avere contatti idioti, ma statisticamente di idioti ce ne sono un sacco. Non può esservi andata sempre bene. Anzi: v’è già andata bene se l’idiota non siete voi.
[M.V.]
Ci sarebbe uno studio antropologico da effettuare: non si possono definire coglioni tutti quelli che credono a delle cazzate, è sbaglaito.
I coglioni una funzione ce l’hanno quasi sempre.
Si potrebbe chiosare che se siamo qui a leggere questo articolo… forse non ci è andata bene neanche a noi!
Ma in fondo no, dai: leggere, e in generale avere la voglia e la capacità di informarsi su qualsiasi argomento, è anche questo segno di intelligenza, no? E poi in realtà le tue caccole sono sempre di un certo livello.
Ben altra cosa sarebbe se ci mettessimo a commentarle come dei facebuccari qualunque…