(A. Fleming) Forse non lo sapete, ma lo sterco, e in particolar modo quello umano, ottenuto da donatori selezionati, è un toccasana per diverse affezioni, soprattutto cutanee, osteomuscolari e dell’apparato digerente.
Ma andiamo con ordine: fin dai tempi dell’antico Egitto, venivano attribuite virtù terapeutiche agli escrementi, sia umani che animali, e fin dai tempi più antichi le mamme Tuareg mettono deiezioni di cammello nel primo bagno dei loro neonati e utilizzano lo sterco di pecora come impiastro curativo.Si deve alla medicina ufficiale europea del XVIII secolo, l’inserimento degli escrementi umani nella farmacopea, l’elenco dei farmaci di comprovata efficacia: ovviamente le feci animali non si sono “perse per strada”, semplicemente il loro utilizzo non aveva un’incidenza significativa sulle percentuali di guarigione, funzionando in maniera efficiente solo in ambito veterinario.
Sappiamo tutti che per un cane, mangiare le feci – non necessariamente le proprie – è una pratica normale, anche solo per la presenza negli escrementi di principi nutritivi non digeriti come sostanze grasse, fibre muscolari e amido, sia graditi che benefici per i nostri amici a quattro zampe.
Ok, ma gli uomini?
Oggi la coproterapia è una realtà solida, soprattutto in Italia, grazie al pionieristico Istituto Italiano di Coproterapia (ICC) di Roma. Come indicato sull’esaustivo sito dell’ICC, la coproterapia è una branca della naturopatia, che usa le feci per bagni e impacchi, o per somministrazione orale; nel primo caso serve per curare diverse affezioni dell’epidermide come acne e dermatiti, e per la risoluzione di problemi ossei e muscolari (infiammazioni, ematomi). Le feci calde hanno anche la funzione di regolatore dell’apparato gastro intestinale, “aiutando uno stomaco affaticato o un intestino pigro a riprendere gradualmente, e senza alcun invasivo trattamento farmacologico o chirurgico, le proprie normali funzioni”.
I test clinici sono confortanti, con una percentuale di successo dell’85% nei confronti delle patologie indicate.
Certo, l’Istituto Italiano di Coproterapia di Roma non esiste, e quelle che ho detto sono tutte vaccate, i link sono mezze burle, ciarlatanate o fonti non attendibili, ma di pagine così, forse meno piene di sterco nelle frasi – ma anche di più fra le righe – è piena la rete e sono pieni i libri con le sentenze dei processi per truffa.
Eh, sì, Teste di Calandrino che non siete altro: a scrivere due puttanate pseudoscientifiche son buoni anche i sassi, spesso con risultati sintattici e lessicali migliori di alcuni siti di medicine alternative, veri covi di acchiappacitrulli, che come massima fonte citano blog inventati, istituti di psicomagia e medicina tounen fimye, che linkano a caso studi fasulli, o interpretano male i risultati degli studi stessi, trasformando clamorosi insuccessi in vittorie della Natura sulla cecità dell’uomo moderno.
Sì, alcuni medici disonesti adottano dei farmaci piuttosto che altri in cambio di qualche benefit da parte delle case farmaceutiche. Ma credete forse che chi pratica medicine alternative, siano esse pseudoscientifiche, olistiche, o magiche, lo faccia gratis?
Ci sono stati casi anche eclatanti di truffe su scala anche molto ampia (ricorderete tutti quella bastarda truffatrice di Wanna Marchi, che speculava sulla speranza e sul dolore della gente). Insomma, fate attenzione, usate la testa, e quando si tratta della vostra salute non affidatevi a nessuno che porti un turbante in testa o che abbia una laurea al muro con disegnate stelle e pentacoli. Infine, a scanso d’equivoci: non ce l’ho con tutte le medicine alternative, ce ne sono alcune che funzionano, soprattutto nel trattare patologie non gravi, (penso per esempio alla fitoterapia); ce l’ho, e a morte, con quelle pseudocure che non hanno senso né logico, né medico, e che promettono niente più che miracoli.
Ah, i miracoli… mi sa che di questo ne parliamo la prossima volta…
Vi saluto consigliandovi le riflessioni e le indagini accurate di MedBunker, che offre un punto di vista competente e razionale su alcuni dei temi toccati dal mio articolaccio.
[M.V.]
La coproterapia..ROTFL! La somministrazione orale è un toccasana per i problemi di alitosi mi hanno detto!
Vorrei però avvertire di guardarsi anche dai medici con tanto di laurea VERA!
Perchè ne conosco una che…bla bla bla è inutile che vi dico le stronzate che dice bla bla bla…ed è anche isritta all’albo! Vi dico solo una cosa: cura le cistiti ovariche infilando medaglioni della vergine maria voi immaginate dove!
Un bacione alla mamma!
La fitoterapia NON è una medicina alternativa. Ci credono solo quegli stronzi della Boiron per avere qualche cosa di funzionante da vendere, che sia una medicina alternativa. Ci son due differenze “grosse” fra il farmaco e la robba erboristica:
– se la robba erboristica è più metabolizzabile, è anche vero che mandi giù un sacco di altra roba assieme al principio attivo;
– il farmaco cura qualche cosa di più grave di un calo di pressione, di un raffreddore, di una indigestione. E pertanto, non andrebbe preso con la stessa ermeneutica con cui vedo un indumento o un mobile sporco e di conseguenza lo lavo.
La fitoterapia fino a due o tre secoli fa era l’unica farmacopea, assieme ai fluidi animali. Bisogna smetterla con tutti questi stronzi new-age che blaterano di allopatia e di chimica e riprendersi quello che di funzionante c’era nel “vecchio metodo”
Quello che intendevo citando la fitoterapia è che se uso un preparato a base di aloe come lassativo, un effetto anche blando ce l’ho. Insomma: qualcosina fa, a differenza di un bicchiere d’acqua. Certo, non come una supposta di bisacodile, ma non è “una truffa” (a meno che non ti dicano che coi fiori ci curi la polmonite, il morbillo o il cancro).
A margine, io non prenderei MAI un preparato erboristico: o ho bisogno di un farmaco propriamente detto, e allora lo prendo, oppure lascio che il mio corpo si arrangi, di solito se la cava benino.