“Non spetta a te decidere”

beata ignoranza: pillole di razionalismo non diluito

“No, caro cittadino, non spetta a te. Della tua vita non puoi decidere, perché l’unico che può decidere è Dio!”

“Questo chi lo dice?”

“Dio!”

“A me Dio non ha detto nulla.”

“Beh, l’ha detto a me e tu ci devi credere, perché io parlo in nome di Dio!”

“Tu parli in nome di Dio? Chi l’ha stabilito?”

“Dio!”

“A me Dio non ha detto niente del genere.”

“Devi crederci comunque, perché duemila anni fa il figlio di Dio è sceso sulla terra e ha detto che la chiesa cattolica parlava a nome di suo padre, da allora siamo noi a parlare con Dio e voi ci ubbidite.”

“Quindi tu mi stai dicendo che, visto che un santone barbone di duemila anni fa, del quale non ho nemmeno la certezza che sia esistito, è andato a giro a dire che Dio era suo padre e che da allora in poi tutti dovevano obbedire ai suoi seguaci… Io, oggi, devo fare quello che dici tu?”

“Sì.”

“Ma tu stesso non fai quello che dici a noi di fare!”

“Figliuolo, non puoi capire, sono i misteri della fede.”

“Che razza di risposta è!?”

“Significa: ‘io comando e tu stai zitto e non ti fai domande, abbiamo lavorato migliaia di anni per mantenerti in un piacevole stato di ignoranza, vedi di non rovinare tutto!’ “

“Tutto questo non ti crea problemi, vero?”

“Stai parlando con uno che ha ricevuto una denuncia per crimini contro l’umanità al tribunale dell’Aja. Per aver coperto dei pedofili.”

“Ah, già, scusa. Farò come dici.”

[S.G.]

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