Scientificamente parlando, temevo che nell’arco della mia vita avrei potuto festeggiare, al massimo, il fatto che possiamo usare un telefono strusciando le dita su un vetro strano invece che pigiando pippoli di plastica. Che è figo, se non pensi che l’uso principale che ne viene fatto è quello di postare gattini su Facebook e condividere articoli di Tze Tze.

E invece, meno male che c’è la NASA.

Nel caso viveste sotto un sasso, o foste uno di quei cinici-per-forza-che-sticazzi-della-scienza, forse vi siete persi la novità: è stato scoperto un sistema a circa 40 anni luce dal nostro, che ha come “cuore” la stella nana rossa Trappist-1. Almeno tre dei pianeti che gli orbitano intorno potrebbero avere una serie di condizioni (temperature “miti”, possibilità di acqua allo stato liquido, etc) tali da permettere lo sviluppo della vita. Se non è la scoperta scientifica del secolo, comuque ci si avvicina parecchio.

La cosa triste è vedere come l’italiano medio ha reagito alla notizia: benaltrismo, gentismo spicciolo, critiche a cazzo di cane, commenti con la stessa apertura mentale che avrebbe avuto Torquemada davanti a un festino wiccan.

Ora, non che io abbia una grande fiducia nell’umanità, ma quest’esplosione di pochezza è particolarmente avvilente. Stiamo parlando di un’equipe che, perfezionando sempre più gli strumenti d’indagine a nostra disposizione, ha scoperto diversi mondi che non solo hanno dimensioni e temperatura simili alla Terra, ma che potrebbero avere acqua liquida in superficie e le condizioni per ospitare la vita.  E la gente pensa a Gentiloni.

È come trovare la donna dei tuoi sogni nuda nel letto pronta a esaudire ogni tuo desiderio e pensare se è il caso o meno di acqusitare un power up a Candy Crush Saga.

Capisco che c’è la crisi, che c’è il precariato e che la rissa fra tassisti, palme, ananas sulla pizza e starbucks sia così stressante da rendere molti incapaci di pensare ad altro, ma qua siamo di fronte a quella che, almeno per me, è pura meraviglia. Non la meraviglia a cui siamo abituati, non la meraviglia delle piccole cose o della splendida complessità della natura che conosciamo, no, parlo di meraviglia a livello cosmico. Esistono altri mondi. Li abbiamo “visti”. Sono lontani, diversi, misteriosi, ma reali. Sono lì, possiamo concentrare la ricerca su di loro, studiare modi per indagare sempre più a fondo. Forse, anzi, probabilmente noi non vedremo mai questi altri mondi da vicino, ma eravamo presenti quando l’umanità ne ha avuto notizia per la prima volta.

Vedere il complottista medio che normalmente vede alieni anche nella merda che caca la mattina dire “eh, è un complotto” solo perché è la NASA a dire che ehi, sì, forse c’è vita altrove è svilente. Sbrodolare le solite tre vaccate in croce perché questa vita si discosta un po’ dall’immagine del grigio-rettiliano-massone che il tapino si era fatto nelle sue fantasie generate dalla noia è patetico, oltretutto per la prima volta in vita sua gli stanno praticamente dando ragione ma siccome lui aveva altro in mente, e siccome lui non vuole aver ragione ma aver ragione solo lui da solo contro tutti, tira fuori che siccome ci sono dichiarazioni di Wojtyla molto ambigue sugli alieni, allora “il Vaticano sapeva ma ce lo tengono nascosto”.

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Per non parlare della cougar che veste leopardato ma su Facebook è tutta casa, chiesa e signora mia a Radio Maria hanno detto che gli scienziati sono atei e puzzano, che dice che non si fida della NASA, che non è importante e che se esistono altri mondi anche sticazzi, perché l’importante è il volere di dio, anzi, l’importante è che i gay non si sposino, metti amen se sei d’accordo.

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E niente, facciamo così: io mi tengo la mia immotivata felicità per questa scoperta che fa diventare un po’ meno fantascienza la fantascienza, voi tenetevi pure il resto.

Condividi se hai un cuore e, magari, anche un cervello.

[M.V.]