Confessandovi
che avverto,
fortissimi,
in questo momento
la consapevolezza
dei miei limiti e il peso
della mia personale responsabilità,
ma impegnandomi a fare di tutto
affinché le mie spalle
siano larghe e solide
al punto da reggere,
nelle vesti
di presidente del Consiglio
di un Governo che richiede,
qui e oggi,
la fiducia
del Parlamento.
Vorrei
che questo governo
inaugurasse una fase nuova
nella vita
della Repubblica.
Non il canto del cigno
di un sistema imploso
sulle sue troppe degenerazioni,
ma un primo impegno
per la ricostruzione
della politica
e del nostro modo
di percepirci
come comunità.
“Funzionerà.”
(E. Letta)
E’ successo. Nessuno poteva immaginarlo, ma stavolta Armando Evnesti ha commesso un errore. Il mattatore del PD, già ideatore di clamorosi successi come Francesco Rutelli™, Alleiamoci con l’UDC™, Renzi No Perché No™, Smacchiamo il Giaguaro™, Papa Giovanni™, Appoggiamo Monti™ e Rodotà No Perché No™ non è riuscito a prevedere il colpo di mano di Berlusconi, che ha preso le palle del governo e se l’è mangiate di gusto.

Chi l’avrebbe mai detto, eh. Cioè, una persona così ammodino come Silvio Berlusconi, uno che nonostante si sia fatto scrivere una dozzina di leggi per evitarsi la galera è stato condannato ma se n’è strasbattuto il cazzo, che fa cascare il governo scoreggiando.
Eppure aveva detto di essere cambiato, aveva fatto gli occhioni da cucciolo
…chi non gli avrebbe creduto?
Non sono un detrattore feroce del governo Letta, nel senso, ha fatto anche cose buone, per essere un governo di centro-destra. Ha chiuso i manicomi giudiziari, non ha fatto danni eccessivi alla scuola, ha tagliato qualche spesa del cazzo, ha ridotto la mole di alitate sul nostro collo da parte dell’UE. Cose che non conosco benissimo, eh, ma che a naso hanno senso. Ok, ci sono anche tre-quattro vaccate che hanno tolto voti al PD, ma è quello che ti aspetti da un governo di centro-destra.
Ma.
Ma questo governo è nato a orologeria, era chiaro. Solo un ritardato non se ne sarebbe accorto. E dato che non credo che Letta sia un ritardato, questa separazione sembra l’ennesima presa per il culo, anche se quello che prende per il culo i separati in casa a questo punto è, e per una volta a ragione, il buffone genovese.
Come finisce? Letta si vendica duro dando a Berlusconi del “rovesciafrittata”. Da paurissima. Un po’ come se uno mi taglia il cazzo e io gli offendo la mamma, ma chiosando con “con rispetto parlando”. Sono convinto che poi abbia dato di gomito a Zanda dicendo “visto? gliene ho cantate quattro!”
Dice Letta che andrà a chiedere la fiducia, appellandosi al senso di responsabilità dei parlamentari del PDL. In bocca al lupo.
[M.V.]