“Love your neighbor as yourself. If I loved myself last night does that mean I need to jerk my neighbor off as well?”
Goldfinger – Handjobs for Jesus
Mario Adinolfi, fondatore de “Il Popolo della Famiglia”, lancia la proposta di una blacklist di siti pornografici da bloccare e rendere inaccessibili dall’Italia. Non è per dare contro ad Adinolfi ad ogni costo, però, come diceva il mio maestro di vita Perry Cox, “sono quasi sicuro che se da internet togliessero tutta la pornografia resterebbe un solo sito, chiamato ridateci i porno“. Se un personaggio di fantasia ha più senso pratico di te io mi farei delle domande, Mario, ma chi sono io per giudicare? (cit.)
Il porno è divertente. Se dovessi scegliere uno e un solo modo in cui internet ha migliorato la mia vita sceglierei il porno. Mi conforta sapere che se stasera mi eccitasse il pensiero di un obeso che fa i giochini di ruolo con una milf sicuramente troverei qualche video su internet, senza bisogno di inventarmi roba che non ho mai visto (e che sicuramente non avrei trovato accanto a Serena Grandi su Blitz). Invece mi basta cercare “fat man milf roleplay” e bam, trovo subito quello che cerco.
Accidenti, è un amateur porn. Odio i dilettanti.
Secondo me, se Adinolfi ce l’ha col porno è perché non lo conosce. L’idea che qualsiasi forma di piacere sessuale sia eseguita da attori per il divertimento di terzi mi sembra un enorme progresso a livello sociale, oltretutto mi sembra qualcosa di – citando la Guida Galattica per Autostoppisti – fondamentalmente innocuo. Se il mio vicino si munge il pappagallo pensando a cheerleader vogliose, camionisti in latex o suore col cazzo, a me non cambia nulla. So solo che quando esce di casa ha un bel sorriso soddisfatto e non picchia la figlia (né se la incula, credo: fa l’impiegato, mica il prete).
Il porno, inteso come rappresentazione esplicita di atti sessuali, è dentro di noi. Generazioni di onanisti da Postalmarket non è che si eccitavano pensando alla lycra e ai filati pregiati, pensavano di fare cose sessualmente appaganti con le modelle del catalogo. Quello che fa l’erotismo, quando non diventa esplicito, è spesso e banalmente accendere il porno nella nostra testa. Non sempre, per carità, anche perché ognuno si eccita un po’ come gli pare, ma spesso. Poi c’è chi si eccita con un video di lesbiche e chi invece pensando alla Boldrini, ma ripeto, non sono qui per giudicare, basta che non sfoghi le tue pulsioni represse portando una bambola gonfiabile a un comizio.
Ora, secondo me è chiaro che se ti sta sul cazzo il porno il problema è banalmente che hai girato troppo poco i siti appositi e non hai ancora trovato quello che ti piace. A meno che tu non sia attratto da quelle due-tre cose che proprio no, come la pedofilia o gli snuff movies di avisodomy, pure rimanendo nel campo del lecito (e del non farsi schifo al cazzo da soli) si trova davvero di tutto. Quindi direi di dare una mano all’Adinolfi nazionale segnalandogli categorie che potrebbero piacergli.
Per esempio secondo me uno come lui potrebbe apprezzare video interracial con entità sovrannaturali, cose sado-maso con gente che che non può sedersi mentre legge libri di merda o qualsiasi cosa che mescoli sesso e cibo unto.
Insomma, diamogli una mano ad apprezzare il porno, non è normale che chieda di toglierlo da internet solo perché non ha trovato qualcosa che gli piace. Dopo tutto è quello che c’insegna anche Gesù.
“Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo”.
Che oggi sarebbe riassumibile con #handjob #jesus #slave #bsdm
Insomma, buon onanismo a tutti. Anche a Adinolfi.
[B.K.]
Perry Kox nuovo filosofo aristotelico:
Da incorniciare e da rileggere ogni tanto. Segnalo un vecchio film, The late bloomer, il cui protagonista riusciva ad affermarsi professionalmente in quanto impubere. Cioe`, le pippe tolgono tempo e sonno [vero], e magari precludono l` apprendimento della quinta lingua o del sesto linguaggio di programmazione [vero]. Pero` il protagonista, una volta risolto il problema [di origine organica] si abbandona ad una sequenza interminabile di pippe e scopate per recuperare il tempo perduto, perde il lavoro, ma guadagna una simpatica partner e un nuovo lavoro, molto meglio del primo. Ecco, immaginiamo Adinolfi e tutti i senza sesso del mondo che finalmente la smettono di triturare le palle al prossimo e iniziano sapientemente a massaggiarsi le loro. L`alba di un mondo migliore.