(A. Di Battista) Ultimamente ho avuto uno scambio di commenti con Don Alemanno, autore di Jenus – apprezzato fumetto che fa dello sfottò contro la chiesa cattolica il suo tratto distintivo – e cantante degli Holy Martyr, un gruppo epic metal che in scena spesso e volentieri ammicca all’immaginario dell’impero romano (con sporadico uso del saluto di zona) e con testi che – rifacendosi a quel periodo – spingono molto su temi epici, contestualizzati in quel periodo storico, e che fra parentesi fa musica dannatamente buona. Ora, mettersi a dare del fascista a chi fa epic metal è un po’ come dare del gay a chi suona glam, c’è un immaginario dietro che fa parte del “personaggio” e che per forza strizza l’occhio a uomini forti, la pugna, il metallo, l’onore e la forza maschia. Si tratta di arte, e ci sono molti fattori da considerare. C’è da dire che, al netto della rappresentazione storica, quel fiorire di saluti romani ha fatto storcere il naso a qualcuno, tanto che a Don Alemanno alcuni utenti Facebook – fra cui il sottoscritto – hanno scritto che sarebbe stato semplice fugare ogni dubbio dichiarandosi antifascista. Lui ha risposto di essere “contro il razzismo, l’omofobia e la dittatura” (e nessuno si aspettava di meno), ma inizialmente proprio non ce l’ha fatta a dichiararsi antifascista, dicendo che lui non è “anti” niente in maniera assoluta, almeno in politica. A scanso di equivoci: ha risposto a chi scriveva educatamente in modo cortese, per quanto consentito dal clima che si respirava sulla sua bacheca; successivamente ha anche chiarito la propria posizione dichiarandosi antifascista a livello ideologico [e il nostro post è stato editato, vedi note]. La domanda che mi sono posto in seguito alla discussione, comunque, è: fra fascismo e antifascismo, c’è davvero margine per la neutralità de facto?

Il fascismo non è qualcosa di fumoso, è qualcosa di ben definito, e trovarci dei lati positivi è come voler vedere del bello in una mastectomia. Di base il fascismo fu un movimento repubblicano, anticlericale, e antipartitico, come ce ne sono e ce ne saranno altri, ma al tempo stesso fu un movimento che portò a un regime totalitario e violento: nel fascismo è previsto un unico partito, il cittadino è al tempo stesso parte dello Stato e allo Stato è subordinato dalla nascita alla morte, in ogni aspetto della propria esistenza; ogni opposizione o dissidenza è duramente punita con la repressione armata, repressione che le forze dell’ordine possono mettere in atto con ogni mezzo e ad ogni livello. A un certo punto, proabilmente per allinearsi con l’alleato tedesco, il fascismo incluse anche elementi di razzismo, omofobia e antisemitismo. Forse la pagina più buia della nostra storia. “Anche cose buone” una damigiana di cazzi.
Il fascismo non è “superato”, non è un concetto superabile, a meno di non voler negare la possibilità che un fascismo possa prendere di nuovo il potere. Chi scrive considera i vari movimenti d’ispirazione fascista pericolosi a prescindere, per la natura stessa del movimento ispiratore. Qual è, dunque, la tecnica che consente di non dichiararsi fascista, ma anche di evitare di dichiararsi antifascista, dicendo cose come “il fascismo è un’ideologia superata”, o “l’antifascismo non mi compete”, o “io non sono anti-nulla”? Semplicissimo: Fare il Paraculo™. Per capirci, si tratta della categoria che “s’inculano i bambini, hanno riciclato denaro della mafia, intervengono costantemente nella vita dello Stato, ma hai visto? Papa Francesco è salito su un autobus e ha pagato il biglietto, è una brava persona.” Fare il Paraculo™ è facile perché tutti hanno fatto anche cose buone. Il capitano del Titanic aveva la divisa sempre in ordine. Per l’iceberg, pazienza. Ted Bundy voleva un sacco di bene ai suoi nonni. Poi si scopava i cadaveri delle sue vittime, ma oh, un nipote modello. Hitler pare fosse vegetariano, amava gli animali. Gli ebrei, meno. E così via. Io lo capisco: se hai un’attività per cui dichiararti in un certo modo perdi audience, devi Fare il Paraculo™ per forza. Se stai in politica, dirti anticlericale ti fa perdere voti. E quindi? Papa Giovanni. Così perdi solo il mio, di voti, ma ha senso. Magari non è detto che tu sia automaticamente fascista, un tempo lo credevo, ora mi rendo conto che possa esserci (come nell’anticlericalismo) una sfumatura più tenue – anche se sempre di marrone. Non è che sei fascista, è che ti cachi sotto a dire che non lo sei. O forse sto imparando a Fare il Paraculo™ anche io. Come dicevo, è una cosa comprensibile: soprattutto se fai qualcosa che vive di consensi (sei un politico, un artista, un giornalista), puoi voler evitare una presa di posizione netta. Tocca di Fare il Paraculo™. Stacce. A vostro uso e consumo, ecco una lista di 5 frasi che costituiscono le mosse principali delle cinture nere di Fare il Paraculo™:1) La politica non c’entra (vabbé, ma stiamo parlando delle tue idee, che ti costa dire se sei pro o contro qualcosa?)
2) Destra e sinistra sono ideologie superate (aspetta: non si parla di destra e sinistra, ma di fascismo)
3) Io non prendo posizioni nette (e dimmi, cosa ne pensi della pedofilia?)
4) E il comunismo, allora? (tu quoque, è una fallacia: se vuoi parliamo anche di quello, ma stavamo discutendo d’altro)
5) Io non sono fascista, ma neanche antifascista! (te la rifaccio semplice, occhio che il prossimo step è un disegno da colorare: se un movimento fascista dovesse prendere il potere, saresti pro o contro?) E dunque? E dunque niente, sono solo i miei due cent sul Fare il Paraculo™, quali che siano le motivazioni. Spero di non beccarmi manganellate (anche virtuali) per questo post, sennò sticazzi, non sarebbe né la prima né l’ultima volta che arrivano offese gratis. Ché di fascisti è pieno, ‘sto paese. [M.V.] [1] edit delle 16.30: pur rimanendo valido in termini generali (Fare il Paraculo™ rimane un’attività praticata in Italia anche a livello agonistico) bisogna segnalare che Don Alemanno si è apertamente dichiarato antifascista, chiarendo la sua posizione (e il perché fino a quel momento non si fosse “schierato”) in un post sulla sua pagina Facebook che lascia spazio a pochi dubbi.
Semplicemente, non gli andava di essere associato all’antifascismo militante.
Quanto detto rimane quindi valido in termini generali, ma decade ogni “parallelo” con la chiacchierata con l’autore di Jenus, che ringrazio per la chiarezza.
❤
Come si fa l’icona del culo?
così 3
Io uso l’omega “ω”.
Sai, questa volta non concordo con te al 100%: non dichiararsi antifascisti al momento giusto non è paraculaggine! E’ essere fascisti, ma invece che della schifosa variante “duri e puri” della schifosa variante “viscidi e luridi”.
Anche lo schifo ha le sue correnti.
Avevo scritto un post così (dal titolo “la risposta è sì”). Se noti, però, io parlo di Fare il Paraculo™, e non di “essere”. Su quel che qualcuno è non mi esprimo, preferisco Fare il Paraculo™.
(Y)
Che voja, Marco, de rischiare la lapidazione genitale contro una mandria di fanboy…
Personalmente non credo che il disegnatore abbia nostalgie di qualche tipo, sicuramente non in ciò che disegna e scrive… e probabilmente neanche in quello che canta o suona (quindi rientra a pieno titolo nella categoria dei Paraculi™).
Capisco benissimo anche il tuo punto di vista, essendo io molto meno transigente di te, ma più passa il tempo e più mi pare di essere uno che vede esclusivamente i colori bianco e nero, in un mondo che mano mano diventa sempre più grigio.
Sarebbe però sciocco credere che non sia venuto nulla di buono da quel regime, anche se magari si è verificato NONOSTANTE il regime, come ad esempio il sistema autarchico che si è venuto a creare per l’embargo del ’35, che rappresenterebbe, di fatto, una delle soluzioni atte a risollevare la situazione attuale. Questo non vuol dire che si debba passare per nostalgici o filo-fascisti: a mio avviso il CLN è stato anche troppo blando, a liberazione avvenuta. Se avesse davvero sradicato il cancro fascista, al giorno d’oggi non ci sarebbero discussioni di questo tipo.
Il punto è il fascismo hai voglia a citare “cose buone” rimane una merda.
Hitler con le grandi opere e l’industria aveva abbattuto la disoccupazione, ma direi che non basta a “bilanciare” lo sfacelo che ha prodotto.
Belle Gunness era bravissima sul lavoro: instancabile, attenta. Un sacco di gente è instancabile e attenta sul lavoro, ma non ha ammazzato fra le 40 e 60 persone.
Puoi sfumare quanto ti pare, ma ci sono livelli di “cattiveria” che cancellano il buono che puoi aver fatto.
E’ davvero un punto su cui non transigo: il fascismo è controllare le idee fin da piccoli, manipolare l’informazione, spaccare di botte chi non la pensa come te, deportare e incarcerare i dissidenti. Dai, cazzo. Non sto parlando di “destra”, sto parlando di “fascismo”.
Sennò diamo per buono che “la mafia ha creato anche tanto lavoro”.
Comunque non credo che si scatenerà chissà quale flame, alla fine non è che abbia detto chissà cosa, il mio messaggio è abbastanza generale.
Si, ci mancherebbe… ho usato apposta la parola NONOSTANTE proprio per rimarcare che quella questione si è creata spontaneamente in seguito alle stronzate del maiale pelato. Per dire, non capisco come sia possibile sciacquarsi la bocca col patriottismo e inneggiare al fascismo, dopo che il suddetto porco di Predappio ha svenduto il proprio paese ai suoi degni compari crucchi e ha creato un’altro stato fasullo all’interno… boh, misteri della fede.
Non dimentico un cazzo: Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto, le fosse ardeatine sono ferite ancora aperte, nessuna “cosa buona™” potrà mai attenuare la rabbia… come del resto niente di quello che hanno compiuto quelle merde di oltre-oceano per “donarci la libertà™” potrà essere mai dimenticato.
Ossignúr… l’autarchia!! Così poi i blog li scriviamo con gli Olivetti M20 tenuti insieme con lo sco… con la “carta gommata” 🙂
Non mi pare di aver detto questo… ho semplicemente detto che evitare di comprare ogni minima puttanata dall’estero potrebbe giovare all’economia, non credi anche tu?
Le puttanate non andrebbero comprate neanche se italiane… Le cose utili, se non le produciamo (e non stiamo qui a dirci banalitá sulle nostre potenzialità industriali e sulla disponibilità di materie prime), dobbiamo per forza comprarle dall’estero. L’autarchia, che era una necessità all’epoca, sarebbe una pagliacciata (impraticabile) oggi…
BTW: “Il saluto romano è noto per essere stato utilizzato dal regime fascista italiano e dal regime nazista tedesco nella prima metà del Novecento. Questo tipo di saluto non è da intendere come la salutatio militaris, ovvero il saluto militare codificato nell’Antica Roma”
http://it.wikipedia.org/wiki/Saluto_romano
Ma forse nel 2007 non esisteva ancora internet 😉
Il resto la quoto tutto, anche le virgole e la firma.
Per chi se lo fosse perso: il post è stato editato. Pur rimanendo valido in termini generali (Fare il Paraculo™ rimane un’attività praticata in Italia anche a livello agonistico) bisogna segnalare che Don Alemanno si è apertamente dichiarato antifascista, chiarendo la sua posizione (e il perché fino a quel momento non si fosse “schierato”) in un post sulla sua pagina Facebook che lascia spazio a pochi dubbi.
Semplicemente, non gli andava di essere associato all’antifascismo militante (posizione però comprensibile).
Quanto detto rimane quindi valido in termini generali, ma decade ogni “parallelo” con la chiacchierata con l’autore di Jenus, che ringrazio per la chiarezza.
Ma a livello di banalità qui siamo a livelli eclatanti… Cos’è l’angolo del facinoroso spicciolo?
Allora, premessa: sono di Sinistra e sono “antifascista”. Ma vero, non come te.
Ma che cazzo c’entra la pedofilia col fascismo? Confondi libertà di opinione coi gesti di violenza?
Lo sai invece che gioco stai facendo? Te lo spiego: stai prendendo le persone singole e le loro problematiche comportamentali (come possono essere il culto della persona, la violenza, l’omofobia) e stai facendo di tutta l’erba un Fascio in modo da individuare una categoria di persone da considerare inferiore a livello di valori di opinione, ed attuare sistematicamente la contestuale repressione di tali posizioni di pensiero.
Non hai spiegato quali sono i valori di essere contro la pedofilia, dell’umana compassione, dell’antiviolenza, ma hai invece creato una categoria di nemici.
Questo quello che hai fatto: dividere in categorie subalterne le persone. Ecco qui che il tuo Antifascismo ha fatto il giro.
A parole, ovvio, non con i fatti, per fortuna. Se qualcuno prendesse questo blog e andasse a picchiare gli “Antifascisti”, è ovvio che ti dissoceresti.
Paradossalmente, questo blog non è dissimile da quello di Grillo nè nelle intenzioni, nè nei possibili risultati.
Magari puoi lanciare l’hashtag #antifascismo #vinciamonoi.
Non mi pare di confondere, ma forse mi sono spiegato male.
Mi sta sulle palle chi fa il paraculo. Nessun nemico, nessuna lesione del diritto d’opinione: starmi sul cazzo non rende nessuno moralmente inferiore a nessuno.
Per quanto mi riguarda, penso che su tantissimi argomenti si possano avere posizioni e opinioni sfumate, ma su alcune questioni preferisco chi prende una posizione e non chi si rinchiude nel cerchiobottismo.
Non ho tirato in ballo la pedofilia come “paragone” col fascismo, ma come esempio di “altro argomento ad alto livello di paraculaggine”.
Questo non rende il paraculo “inferiore a me”: semplicemente non mi piace quello che fa, ma questo non mi rende superiore a lui. Credo peraltro che l’eventuale interessato possa sopravvivere anche con questa consapevolezza.
Sarò di parte, ma su questo blog più che prendercela con posizioni di pensiero commentiamo (anche con cattiveria e con esasperata boria, siamo persone brutte) più fatti e comportamenti che idee. Mi spiace ma il “gioco” che dici che stiamo facendo io non lo vedo, non nei termini in cui lo poni tu.
Venendo all’ultima parte del tuo commento, invece, mi tocca rispolverare il motto della mia casata.
Mi accusi di fare paragoni forzati e poi metti a fianco il nostro blog, un sitarello su cui scrivono tre-quattro disgraziati, che non vuole fare informazione ma solo permetterci di “dire la nostra”, che non è legato a alcun movimento o partito, senza entrate né guadagno per nessuno (a parte WordPress di cui, ti giuro, non sono proprietario), che con gli accessi al massimo ci solletica il mio ego il lunedì sera, col blog di Beppe Grillo, un sito con decine di ADS che puntano al conto in banca del proprietario, sede e principale organo d’informazione di un movimento politico, piattaforma per la vendita di libri e DVD e base operativa di un geniale sistema di link e contro-link con alcuni altri siti della Casaleggio Associati.
“Questo blog non è dissimile da quello di Grillo né nelle intenzioni, né nei possibili risultati”. Dai. Sii serio.
Se è una trollata puoi fare di meglio, se sei convinto LOL, spero tu abbia ragione, ma allora devo iniziare a vendere qualche dvd, e gli spazi pubblicitari.
Come hashtag per ora lancio #menoponci, poi si vede.
Beh, la pedofilia è una condizione che uno non si sceglie: se un tizio è sessualmente attratto dai bambini ma evita di abusarli perché non lo considera giusto, è una persona che compie un gesto morale e che ha tutta la mia compassione. Per me non inculare i bambini non è un gesto morale: anche se sapessi di poterlo fare impunemente e che non lo saprebbe nessuno, e anche se me ne sbattessi altamente del trauma che potrei causare al bambino, non lo farei comunque perché l’idea di scopare un bambino non mi attira per niente esteticamente.