Perché non riesco ad avere un rapporto sano coi cattolici.

collodipapero

Io non riesco ad avere un rapporto sano con chi si definisce coscientemente “cattolico”. Proprio non mi riesce. Adesso vi spiego perché, anche perché ogni tanto sento il bisogno di scrivere qualcosa che, lo so già, verrà condivisa da poche persone: per non litigare con i propri contatti, per vergogna, per un’improvvisa tendenza all’inazione. Succede ogni volta, ma pazienza, forse anche questa cosa è parte del mio problema. Vabbé, via: cominciamo.

Partiamo da una notizia. L’avrete già letta tutti e non è certo la prima del genere, né probabilmente la più grave o eclatante: almeno 547 bambini, tra il 1945 e il 1992, hanno subito violenze nel coro del Duomo di Ratisbona. Stando ad un’inchiesta avviata nel 2015 dall’avvocato Ulrich Weber, sarebbero 500 i bambini che hanno subito violenze corporali e 67 quelli che sarebbero stati vittime anche di violenze sessuali. Sempre secondo Weber sono stati identificati 49 responsabili di violenze fisiche, psicologiche o sessuali.

Certo, dal ’45 al ’92 è un sacco di tempo. E in Germania le punizioni corporali nelle scuole sono state bandite con una certa lentezza (erano parzialmente ammesse almeno fino al 1983), perché nonostante la carta sociale europea avesse già vietato nel 1961 le punizioni corporali nelle scuole, questo non aveva avuto un reale impatto immediato, nei diversi paesi, sulle “tradizioni educative” nazionali. Non solo: un conto sono le scuole pubbliche, un conto le istituzioni private (e soprattutto religiose), in cui magari i genitori stessi chiedevano una ferrea “disciplina” per i propri figli.

La cosa che fa più spavento non è il pensiero di cosa possa essere successo prima degli anni ’60, perché analizzando logicamente la situazione è chiaro che cose che oggi ci fanno inorridire e sembrano anacronistiche e bestiali – come le bastonate sulle dita degli studenti indisciplinati – per lungo tempo sono state tollerate e anzi considerate “giuste”, così come alcuni tipi di violenza psicologica (laddove invece infilare il cazzo in bocca e nel culo ai ragazzini è sempre stata una cosa decisamente deplorevole nei paesi civili, su questo temo non ci sia “scusa” che tenga).

E la cosa che fa più spavento non è neanche scoprire che il fratello del papa emerito, Georg Ratzinger, che ha diretto il coro di Ratisbona dal 1964 al 1994 – quindi ampiamente dopo l’entrata in vigore della carta sociale europea – è accusato di aver fatto finta di non vedere e di non essere intervenuto nonostante sapesse. Fa spavento sentirgli dire che lui sapeva delle violenze fisiche, ma non pensava di dover intervenire, ma non è la cosa più terribile. Fa spavento sentirlo dichiarare che non sapeva niente di niente, giurin giuretta, del fatto che qualche professore di canto s’inculasse qualche studente, voglio dire, chi mai avrebbe pensato alla possibilità di un prete che si scopa dei bambini?… ma neanche questa è la cosa peggiore.

La cosa che fa più spavento non è neanche che suo fratello, il papa, per questa cosa dei preti pedofili, chiese scusa  – un enorme passo avanti, mi rendo conto, sebbene continui a pensare che “ops, mi spiace” sia una riparazione un pelo insufficiente di fronte a “ti ho scopato la figlia novenne”, visto che per un insulto alla mamma si può dare quantomeno un pugno – ma poi di fatto non fece un cazzo nulla di concreto, visto che la chiesa continua a muoversi tutt’oggi dopo e spesso in conflitto con la giustizia ordinaria, e non “prima e in appoggio a”, come buon senso vorrebbe.

La cosa che mi fa più spavento non sono i preti, i vescovi o i papi, la cosa che mi fa più spavento sono i cattolici. Che di fronte a orrori come questi chinano il capo, chiudono gli occhi, si tappano le orecchie, la bocca e il cervello e farfugliano giustificazioni, cambiando discorso e dicendo che “la chiesa ha fatto anche cose buone” come il più stronzo dei dittatori e poi inneggiano al Papa Dellaggente™ come se avesse mai fatto qualcosa di concreto per qualsiasi cosa su cui ha aperto bocca, a parte incassare milioni su milioni di euro (usati anche per pagare gli avvocati, che mica lavorano gratis). A fare paura sono proprio i cattolici, che invece di riversarsi in massa in Piazza San Pietro minacciando fuoco, fiamme e il ritiro dell’otto per mille finché non vedono le teste dei preti pedofili infilate sulle alabarde delle guardie svizzere, fanno i flash mob contro le unioni civili.

A me della spiritualità di chi crede non me ne frega niente, ognuno fa quel che vuole per arrivare alla fine della giornata più o meno sano di mente: c’è ci si fa una canna, chi contempla la grandezza e la meraviglia dell’universo, chi si scola un numero imprecisato di birre, chi costruisce altarini per la Madre Gea, chi si ammazza di maratone di Doctor Who e chi prega l’amico immaginario. Davvero, nessun problema: finché non nuoci a terzi, non neghi diritti a nessuno, non discrimini nessuno e non usi “l’ha detto dio” (o la Madre Terra, o Baffo Moretti, o il dodicesimo Dottore) come argomento logico, puoi credere, adorare e pregare il cazzo che ti pare. Ma se aderisci a una setta che pretende di fare la morale al mondo, e viene fuori che – al netto delle precedenti ingerenze politiche, discriminazioni, scandali finanziari – i capoccia della tua setta si coprono l’un l’altro mentre umiliano, picchiano e si scopano dei bambini, e tu non muovi un dito, ebbene, mi fai schifo al cazzo come e quanto loro.

E quando incontro qualcuno che si dichiara cattolico, non m’interessa molto se lo fa fieramente o sommessamente, se si dichiara praticante, non praticante o se lo è solo nei giorni dispari, se è cattolico sulla carta o se è un cattolico à la carte, se ogni tanto dissente, se crede ancora agli esorcismi, se accende ceri alla madonna o se smadonna mentre accende neri: nella mia testa rimbomba implacabile il silenzio di quasi quaranta milioni di cattolici, muti di fronte all’immagine di un esercito di preti che si scopa bambini di ogni colore ed età.

E questo è il motivo per cui non riesco ad avere un rapporto sano coi cattolici.

[M.V.]

33 risposte a "Perché non riesco ad avere un rapporto sano coi cattolici."

      1. Mi perdoni, ma non capisco cosa c’entri essere o non essere un medico a proposito dell’argomento del post: mi può spiegare?

        Grazie.

  1. Che ne sappiamo? Magari partendo dall’argomento “l’ha detto dio” si arriva senza problemi alla conclusione “è giusto che i preti si inculino i minorenni”.
    Magari è la nostra morale laica ad essere miope e a non vedere il bene sociale della pedofilia. Anzi, l’irrilevanza, perché non è nemmeno necessario parlarne bene: basta far passare tutto sotto silenzio…

    (PS: condividerò)

  2. L’ha ribloggato su AndreaTaglioe ha commentato:
    Solita premessa per i miei lettori: se passate sul mio blog presumo siate capaci di leggere e di ragionare, e non avete nulla da temere.
    Se pensate che “lo ha detto dio” sia un argomento logico invece è giusto che vi sentiate offesi.

      1. prima di parlare a vanvera studi , si informi , va bene che il ministro della salute sa a fatica la declinazione del verbo essere in latino e quindi c’è speranza anche per lei però glielo chiedo col cuore se non sa fare niente nella vita ci sono tanti lavori facili tipo cogliere i pomodori che non richiedono la voro neuronale e quindi sono alla sua portata saluti

      1. Ho ricevuto ieri la notifica di questo commento, ma mi ha fatto molto piacere rileggere questo bel post.
        PS: sto continuando a trovare (scontrarmi) (sul web) con cattolici che pensano che una partita a papaparolibero (http://www.molleindustria.org/it/papa-parolibero/) e la supercazzola prematurata del figlio del padre sacrificato sullo spirito santo siano delle premesse razionali per una argomentazione politica.
        Non la sto prendendo tanto bene.

  3. L’estirpazione di questi parassiti dalla società passa (passerebbe) da un atto politico.
    Io sto ancora aspettando una concreta proposta di cancellazione del Concordato craxiano.
    So che risolverebbe il problema solo in minima parte, ma sarebbe un segnale già significativo.

  4. Il cattolicesimo è una delle molteplici incarnazioni del Male, della forza che annienta lo spirito incoraggiando la sottomissione al materialismo. Secoli di condizionamenti hanno provocato la cecità di persone che hanno barattato il proprio spirito con l’effimera soddisfazione di bisogni corporali: la sensazione di benessere conseguenza dell’affidarsi a qualcuno. Nient’altro che illusione manipolatrice.

  5. Sono cattolico e credente ma condanno fortemente ogni tipo di abuso fatto da queste persone, ne chiedo condanna e pene esemplari, anche se so che i reati sono decaduti.
    Coerenza del Vaticano sarebbe scomunicargli a divinis e allontanarli e tenerli lontani da ogni istituto religioso, per mostrare di non condividere le cose e fermezza, anche se intervenuti a danno fatto.

    1. Decisamente. In generale, da parte delle alte sfere ecclesiastiche, qualsiasi cosa sarebbe meglio di quello che è adesso (ossia intervenire dopo le sentenze di primo grado e con provvedimenti più fermi e incisivi), fermo restando che la cosa da fare sarebbe collaborare con la giustizia da prima possibile.
      Rimane il fatto che se la stragrande maggioranza dei cattolici facesse come te, esprimendo dissenso, protestando (e magari chiudendo il rubinetto delle offerte), probabilmente il problema verrebbe sentito decisamente di più…

    2. La “scomunica a divinis” non esiste: esistono la “sospensione a divinis” e la “scomunica”. Se uno si dichiara cattolico dovrebbe conoscere almeno i basics. E’ anche per questo che i cattolici scompaiono: invece di parlare di teologia, almeno un po’, parlano – come tutti – di politica e di etica. Così si perde il proprium del cattolicesimo e non c’è nessuna differenza tra un cattolico e un brav’uomo. 2000 anni di riflessioni sul mondo e l’altro mondo, magari anche totalmente squinternate, perse. Ma vogliamo tutelare anche la psicodiversità, oltre alla biodiversità?

      1. Che dirle? Quando leggo una cosa come “scomunicargli a divinis” (invece di “sospenderLI a divinis”: sciatteria grammaticale e intellettuale), io mi deprimo e mi intristisco. Non so che farci, è più forte di me.

        In quanto al succo del suo discorso, stia tranquillo: è così banale e superficiale che non credo si possa sminuire ulteriormente.

  6. “nella mia testa rimbomba implacabile il silenzio di quasi quaranta milioni di cattolici, muti di fronte all’immagine di un esercito di preti che si scopa bambini di ogni colore ed età”.

    Mah. Io ho frequentato chiese, oratori, campeggi parrocchiali e sale giochi dell’oratorio dai sei ai sedici anni; dai quattordici ai sedici anni ho fatto l’animatore e il catechista: e mai, dicasi mai, ho incontrato un prete che abbia avuto un comportamento che ricordasse, sia pure vagamente, non dico la pedofilia, ma nemmeno l’affettività fisica.

    E a quei tempi (30 anni fa) ragazzi in parrocchia e all’oratorio ce n’erano a frotte e ne conoscevo a bizzeffe: e nessuno mi ha mai detto di avere ricevuto proposte o peggio.

    Poi, certo: se succede qualcosa di “sessuale”, immagino sia difficile che se ne parli. Ma so anche che se qualcosa fosse successo, qualcosa sarebbe trapelato – specie alle orecchie di chi, come me, tra i preti praticamente ci viveva.

    Eppure mai un cenno, un accenno, una voce, uno spiffero, un sospetto: mai, niente, nulla.

    Questo non significa sminuire quello che è realmente successo né difendere l’indifendibile: ma secondo la mia esperienza (che è stata lunga, partecipata, profonda e intensa) l’immagine tratteggiata dall’autore del post è eccessiva e falsa.

    1. Mi sa che non hai capito un cazzo, perdona se lo dico brutalmente ma visto che mi accusi senza mezze misure di essere eccessivo e falso, forse è il caso che ti rispieghi il problema.

      I casi di pedofilia ecclesiastica sono migliaia. Non decine, non centinaia, ma migliaia, e si parla di quelli “venuti alla luce”: non ci è dato di sapere quanti siano quelli rimasti sotto silenzio (soprattutto nei periodi in cui l’ordine da parte del vaticano era di tacere, insabbiare e pagare per il silenzio delle vittime).
      Ci sono le denunce, i processi, e anche il vaticano ha capitolato: nel 2012 ammise candidamente che solo nel decennio 2002-2012 i casi venuti alla luce erano stati circa QUATTROMILA. Ok?

      Ora, se nella tua parrocchia non si è consumato niente del genere, io sono contento per te e per tutti quelli che non hanno subito violenza, anche perché questi saranno la stragrande maggioranza (E GRAZIE AL CAZZO, aggiungerei), rimagono però tre fatti assolutamente comprovati.
      Li ripeto, lo so che sono ridondante ma forse continua a sfuggire il punto centrale dell’articolo.

      1. I casi di pedofilia ecclesiastica sono migliaia in tutto il mondo.
      2. Il vaticano si muove sempre dopo la giustizia ordinaria e i casi di collaborazione preventiva fra chiesa e autorità preposte si contano sulle dita dei piedi di Pistorius.
      3. Nessun cattolico muove un muscolo per protestare attivamente contro questa situazione. Zero manifestazioni, zero richieste di chiarimento, zero rifiuti di versare l’otto per mille. Anzi, di solito il cattolico cerca di cambiare discorso, di buttarla in caciara (“è un problema complesso e delicato”) sminuire il problema (“eh, ma sono un tot, divisi tot anni, non sono poi così tanti, e nella mia parrocchia non è mai successo).

      Che, guarda caso, è esattamente quello che stai facendo anche tu. Di fronte a tutto questo, tu vieni a portare la tua “lunga e partecipata esperienza personale” per difendere la chiesa nonostante le migliaia di bambini a cui, nel corso degli anni, i ministri del tuo culto hanno infliato la fava in ogni buco possibile.
      Ecco, questo atteggiamento è ESATTAMENTE quello che mi fa schifo al cazzo.

      Perché quello che stai facendo è proprio sminuire l’accaduto e difendere l’indifendibile, tacciando l’articolo di “esagerare” e di “essere falso”, sebbene non ci sia NESSUNA esagerazione e NESSUNA falsità nell’articolo. Cioè, arrivi a muovere accuse FALSE per difendere la chiesa, anziché protestare contro la sua inettitudine e connivenza nei confronti del problema.

      Che è esattamente quello che fa schifo a me.

      Mi spiego ancora meglio? Ma sì, dai.

      Noto con piacere che il tempo per venire a cacare il cazzo a me l’hai trovato, con un bel commentone lungo.
      Domanda: hai trovato anche il tempo per scrivere una lettera al papa o a qualche alto prelato (per esempio il tuo arcivescovo) dicendo che in quanto cattolico trovi un pelo strana l’idea che il vaticano abbia coperto preti pedofili in giro per il mondo?
      Perché – e guarda, in realtà è una cosa indipendente dal numero di casi – presumo che per un buon cattolico dovrebbe essere molto grave l’esistenza anche di un solo prete pedofilo che non è stato punito, né consegnato alle autorità, ma protetto e fatto sparire dai colleghi ai piani alti di san pietro.

      Dunque ti chiedo: nella tua lunga esperienza, hai mai detto in pubblico che questo stupro cronico ti fa schifo? Nella tua lunga e partecipata esperienza, quante iniziative hai messo in piedi o supportato per chiedere che venisse fatta luce sullo scandalo? Nella tua lunga, partecipata e profonda esperienza, quante volte vi siete riuniti, fra cattolici, per parlare del fatto che degli uomini di chiesa hanno stuprato migliaia e migliaia di bambini e per discutere su come arginare o segnalare il problema? Nella tua lunga, partecipata, profonda ed intensa esperienza di cattolico, per risolvere il problema o almeno far sapere ai tuoi “superiori” che il fatto che dei preti si siano scopati dei bambini e che il vaticano li abbia coperti è una merda insostenibile, indipendentemente dal numero dei bambini abusati, hai mai fatto o almeno detto qualcosa in grado di avere un qualche effetto concreto?

      O il massimo della tua lotta alla pedofilia ecclesiastica è commentare i blog o i siti che parlano dell’argomento, portando la tua lunga, partecipata, profonda e intensa come prova atta a sminuire quello che è realmente successo e a difendere l’indifendibile?

      Fammi sapere.

      1. Mi sa che non hai capito un cazzo, perdona se lo dico brutalmente ma visto che mi pare tu abbia delle difficoltà a leggere e a comprendere quello che io scrivo, forse è il caso che ti rispieghi il mio punto di vista.

        Io ho scritto (vai qui sopra e rileggi – o, meglio, leggi) che

        “l’immagine tratteggiata dall’autore del post è eccessiva e falsa”; e qual è l’immagine? L’immagine è appunto quella che tu hai dipinto nel tuo post:

        “muti di fronte all’immagine di un esercito di preti che si scopa bambini di ogni colore ed età”.

        E’ l’immagine, secondo il mio (modesto e modestissimo, opinabile e opinabilissimo) parere, a essere eccessiva e falsa. L’IMMAGINE, non il post. L’immagine “di un esercito di preti che si scopa bambini di ogni colore ed età”. L’immagine che tu hai rappresentato.

        L’immagine di un “esercito di preti che si scopa bambini di ogni colore ed età”, secondo me è falsa ed eccessiva: perchè i preti violentatori, pedofili, maniaci o quel che vuoi tu non sono “un esercito”.

        Fine della trasmissione: secondo me i preti che si scopano i bambini non sono un esercito. impara a leggere, prima di rispondere.

        Dove tu poi abbia capito che io sono cattolico, solo uno bravo lo sa. Io ho scritto di avere frequentato i preti dai 6 ai 16 anni e che ciò è successo 30 anni fa: in realtà, avendo io 50 anni, ho cessato il mio cattolicesimo 34 anni fa. E 34 anni fa, cioè a 16 anni, probabilmente manco sapevo cosa fosse, la pedofilia.

        Io non sono cattolico, ho scritto al vescovo della diocesi perchè annoti nel registro dei battezzati che non faccio più parte della loro setta, i miei figli non sono battezzati né fanno religione, ho nel mio palmares la chiusura di tre siti cattolici: ma questo non significa che di fronte a un’immagine che a me pare eccessiva e falsa (te la ripeto, quell’immagine che TU hai descritto, affinché ti si inchiavardi nella cervice: “un esercito di preti che si scopa bambini di ogni colore ed età”) io debba, per non so quale motivo, stare zitto.

        Se leggo una cosa che, secondo la mia esperienza e la mia coscienza, è eccessiva e falsa, lo dico o lo scrivo: perchè non dovrei farlo?

        Tu tutto il resto, non occorre che tu mia ripeta la lezioncina: ho bastonato falangi di cattolici sui loro siti e non ne ho trovato uno in grado di tenermi testa – nel senso che ne so abbastanza, di pedofilia cattolica. Ma fare l’anticattolico su un sito non cattolico non mi interessa: è come parlare allo specchio. E’ come leggere un editoriale di Marco Travaglio – cosa che, ahimé, faccio da vent’anni almeno: so già come andrà a finire, perchè ladri, voltagabbana e pagliacci stanno sul cazzo tanto a lui quanto a me.

        Che ne dici?

      2. Vediamo, cambio in “battaglione”? “Plotone”?
        Tutta quella manfrina era per sindacare su una parola e su una frase, peraltro chiaramente iperbolica?
        La risposta rimane: pure io sono stato in parrocchia a culo inviolato, penso sia normale. Questo non cambia nulla.
        Mi scuso se ho frainteso lo spirito del tuo commento, ma anche rileggendolo mi sembra una giustificazione debolissima e fallace (“io ho fatto il morbillo e sono ancora vivo”). E ribadisco che gli atti sarebbero gravissimi anche solo a decine, ma sono migliaia e migliaia o, se preferisci, un (piccolo) esercito.

      3. Gli atti sono gravi e inaccettabili anche se sono solo uno: ma anche su questo credo conveniamo.

        E sì, tutta quella manfrina* per una parola: a me le parole piace spenderle bene. E, a dirla tutta, mi pare deboluccia la scappatoia dell’iperbole, quando solo una riga sopra avevi tirato in ballo, con il puntiglio di un addetto al censimento, ben “quasi quaranta milioni di cattolici”.

        * O anche “un bel commentone lungo”: oh, erano 17 righe scritte belle larghe, cosa pretendi? Che scriva tre righe come un decerebrato qualsiasi?
        Comunque ora ho scritto solo una decina di righe: spero non siano troppe.

      4. Fra i vari significati di esercito, c’è anche “Per estens., grande moltitudine di persone, di animali o anche di cose (con riferimento, talora, alla disposizione più o meno ordinata, oltre che alla quantità)”.

        A ben vedere, hai ragione: non è neanche un’iperbile un’iperbole.

      5. lei è ignorante e stupido davvero , rispondere con quel tono è da stronzi e maleducati lei è la parte negativa di internet che dà a dei coglioni di esprimere idee senza sapere nemmeno di cosa stanno parlando

      6. Secondo me Rabiti sta avendo un’allucinazione mistica stile Fantozzi, ha fatto 3 commenti completamente sconnessi l’uno dall’altro e soprattutto totalmente sconnessi dall’articolo.

  7. Rabiti, io rispondo male se mi si accusa di essere eccessivo e, soprattutto, falso.
    È lo stile del blog, è sempre stato così, se non ti piace smetti di leggerlo.
    Addirittura accordarsi a una discussione in corso solo per offendere, quanta grazia. Offendere inutilmente, peraltro: sai quanta gente della tua levatura viene a insultare, e sai quanto ce ne frega delle male parole di gente del genere? Attenzione, la domanda potrebbe essere retorica e la risposta implicita contiene un sinonimo di “pene”.

    Detto questo, non so bene come rapportarmi con uno che, fra le varie cose, viene a darmi dello stupido e dell’ignorante, ma continua imperterrito a farlo sotto al post sbagliato.

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