Porcoddio.

porcodioArriva un momento in cui la bestemmia cessa di essere un vezzo e diventa un preciso dovere civile.

Perché se un Porcoddio, un Dio Merda, un Madonna Maiala, un Cane di Gesù e un Santissima Trinità Sepolta Dagli Stronzoli – che, vi ricordo, sono solo parole anche se volgari, riesce a offendervi di più del Papa che benedice Rebecca Kadaga, promotrice della pena di morte per gli omosessuali, vuol dire che avete perso del tutto il concetto stesso di “morale” e vivete in una realtà distorta in cui sbraitare contro un concetto è più grave che incitare e anzi annuire compiaciuti di fronte alla legalizzazione di un omicidio basato sulla discriminazione.

Stavolta non parliamo di qualcosa di poco noto come il caso di Rutihunza, o di casi insabbiati ad arte – almeno in Italia – come le frettolose “coperture” dei preti pedofili, o degli scandali dello IOR: parliamo di un vecchio che, di fronte al mondo, in nome del proprio dio benedice una stronza che, in nome di un altro dio, vuole ammazzare le persone in base al colore del loro amore.

Cattolici, io una riflessioncina su “da chi farmi dire cosa è giusto” la farei.
E ricordate che per un porcoddio non è mai morto nessuno.
Mentre per un dio e basta, si è perso il conto.

Fate voi, eh.

[M.V.; vignetta del maestro C.S.]

11 risposte a "Porcoddio."

  1. > Cattolici, io una riflessioncina su “da chi farmi dire cosa è giusto” la farei.

    Un vero cattolico non si domanda mai niente perché lui è nel giusto. Ricordo chiaramente una mia collega cattolica davanti alle mie critiche sui preti pedofili rispondere tranquillamente “Ah ma io a quelle cose non ci credo, non sono vere”. Da allora ho perso fiducia nel genere umano.

  2. Non starò di certo qua a disquisire su cosa sia giusto e sbagliato. Pedofilia inclusa. Vergogna per me, per ogni cattolico sulla terra, vergogna REALE. La Chiesa è fatta da tanti mattoni, tutti quei mattoni sono uomini. A differenza di Cristo, noi siamo deboli, cediamo al peccato, tutti quanti.
    Il Papa ha sempre avuto questo problema. Di un discorso ampio, esteso a molti campi del vivere civile, vengono estrapolate quattro parole e viene sparata una sentenza.
    Invece di fornire un giudizio a pelle, perché non vi leggete questo benedetto discorso?
    Vi allego il link, dimostrate di non essere equiparabili a quei “cattolici” che non credono nella pedofilia di certi sacerdoti.
    Mettetevi in discussione.
    http://www.tempi.it/64102#.UMxeSW_2Vc4

    1. “Il Papa ha sempre avuto questo problema. Di un discorso ampio, esteso a molti campi del vivere civile, vengono estrapolate quattro parole e viene sparata una sentenza.”
      Lol.
      Il Papa non ha sempre avuto *questo problema*.
      Il Papa ha il problema di sostenere che siano giuste o sbagliate alcune cose, e le cose che sostiene sono spesso anti-scientifiche e/o discriminatorie, più che altro perché basate su concetti che poggiano su una delle interpretazioni di un libro la cui stesura è iniziata nel secoli e secoli prima di cristo e a cui il Capo si è dimenticato di fare l’update, tanto che se guardiamo dentro quel libro siamo ancora al geocentrismo (e poi ne esistono almeno una decina di versioni “maggiori”, vai a sapere qual è quella “giusta”… tu lo sai? chi lo sa? e se lo sa, come fa a saperlo?).
      Magari prima dell’anno zero qualcosa funzionava anche, per carità, ora è un po’ datata, non so te ma a me l’idea di ammazzare mia moglie perché adora il dio sbagliato mi sembre degna al massimo del cattivo di un libro fantasy scadente.
      Ma sticazzi. Io non parlavo di quello, né in realtà mi riferivo al discorso del papa analizzato da Elena Tosato qua sotto: mi limitavo a inveire contro quel vecchio represso che benedice il governo di uno stato che ha tutta l’intenzione di ripristinare la pena di morte per i gay, e tutti quelli che gli vanno dietro. Niente di più. Voglio dire, davvero, quello avalla l’omicidio legalizzato di innocenti, copre pedofili, salva dalla polizia internazionale gente condannata per genocidio, prendersela per un paio di “dio maiale” mi sembra comunque eccessivo.
      Ecco, di fronte a queste cose, dire a me “mettiti in discussione” mi sembra ai limiti della presa per il culo.

  3. Allora mi sono andata a leggere il testo integrale e questo è quanto dice a riguardo, papale papale (…):
    “Anche la struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e promossa, quale unione fra un uomo e una donna, rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale.
    Questi principi non sono verità di fede, né sono solo una derivazione del diritto alla libertà religiosa. Essi sono inscritti nella natura umana stessa, riconoscibili con la ragione, e quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa. Tale azione è tanto più necessaria quanto più questi principi vengono negati o mal compresi, perché ciò costituisce un’offesa contro la verità della persona umana, una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace.”

    Vogliamo contare le castronerie? Bene, partiamo.
    1. “Struttura naturale del matrimonio”: non esiste. Il matrimonio non esiste in natura. È un accordo giuridico civile volto a modificare lo stato di famiglia. In natura esiste solo l’accoppiamento. Si capisce la differenza o devo fare un disegnino? Se poi uno nel matrimonio ci vuole tirare in ballo le promesse alle divinità, il peccato, la salvezza e altre amenità escatologiche faccia pure. Non sono necessarie affinché l’unione sia legalmente riconosciuta dallo Stato italiano: il matrimonio civile si regge benissimo da sé.
    2. “Forme radicalmente diverse di unione che … la danneggiano”: qualcuno mi dovrà spiegare, un giorno, in che modo il mio matrimonio (etero) sia messo in discussione, in pericolo o sotto vilipendio dal fatto che altre due persone si sposino. Il bel giorno in cui saranno equiparati i diritti di unione tra etero e omo, il mio, di matrimonio, non cambierà di una virgola. Mio marito non chiederà il divorzio per sposarsi col fornaio. Ci saranno soltanto più persone tutelate dalla legge e non più discriminate in base al loro orientamento sessuale.
    3. “Essi sono inscritti nella natura umana stessa, riconoscibili con la ragione, e quindi sono comuni a tutta l’umanità”: tradotto, abbiamo ragione noi e voialtri adeguatevi, se no siete in errore. Vi va anche bene che non possiamo più bruciarvi vivi.
    4. “Ciò costituisce un’offesa contro la verità della persona umana”: definire “verità della persona umana” senza rimestare nella fuffa e senza tirare in ballo il principio di autorità (è così perché me l’ha detto Gesù/Dio/YHWH/Topolino), in primis. In secundis, spiegare perché una persona non moralmente miserabile dovrebbe interessarsi in maniera così continuativa e morbosa a quello che altri adulti consenzienti fanno della loro vita senza causare detrimento al prossimo, e sentirsi offesa a tal punto da spendere le proprie energie per mettersi di traverso all’altrui felicità. È proprio quest’ultimo punto, il 4., che è stato per una volta correttamente riassunto dai titolisti dei giornali: il Papa si offende se i gay si sposano. E fin qui sarebbero problemi suoi. Il fatto gravissimo è che il Papa, con tutta la sua autorità politica e morale (morale non per me, ma c’è chi gli va dietro…) *pretende* che *tutti* si debbano sentire ragionevolmente offesi se due gay si sposano, e che si adoperino per rendere infelici delle altre persone, con gli stessi penosi argomenti che usavano i razzisti negli Stati Uniti per decretare come innaturali e immorali i matrimoni misti. Alla faccia dell’ “ama il prossimo tuo come te stesso”.

  4. L’articolo è giustissimo, la religione Cattolica è la peggiore del mondo, tra tutte le religioni che sono comunque una fantasia repressiva che costringe i popoli ad una morale non scelta individualmente, e pertanto restringe la nostra libertà di considerare cosa NOI riteniamo sia giusto o sbagliato, in nome di un Dio, con un nome o con un altro, che non esiste e che “se non gli obbediamo ci punisce”. Queste puttanate nel 2015 devono essere eliminate, dobbiamo bandire ogni religione, perché ognuno ha il diritto di decidere da solo cosa ritiene bene e cosa ritiene male. E le religioni sono un reato mondiale e storico di plagio sulla coscienza di tutte le persone del mondo. Quindi, in nome della libertà e del libero amore, (e anche del libero odio), io vi dico porcoddio, ammazziamo il papa e tutti quei figli di puttana, dal Dhalai Lama all’Arcivescovo di Canterbury, a tutti i grandi capi religiosi dei popoli islamici, perché essi soltanto tolgono la vera libertà e ci propinano una morale che non dobbiamo riconoscere come data per imposta da nessuno, ma che dobbiamo formarci da soli in base al nostro vissuto, alla nostra esperienza, e alla nostra personalità. Un buon PORCODDIO a tutti dunque, basta con la farsa delle religioni.

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